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Perugia, saldi con partenza lenta. Un grande aiuto arriva dalle pagine social

Sabrina Busiri Bici
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Sono iniziati gli sconti invernali tra cautele Covid e voglia di normalità. A Perugia partenza lenta: a frenare gli affari sono i numeri molto alti dell’emergenza sanitaria e il maltempo. In centro storico non si sono viste le file fuori dagli ingressi dei negozi causate proprio dal contingentamento dettato dalle regole anti virus in vigore. Sintomo di una situazione poco movimentata per tutta la giornata anche se la mattina è andata meglio. Nei centri commerciali, dopo il grande afflusso del periodo natalizio, si attende maggior movimento per tutto il fine settimana. Le associazioni di categoria sono positive e i numeri parlano di un giro d’affari di circa 100 milioni in Umbria, per una spesa a famiglia di 275 euro. Le stime però preannunciano un calo rispetto ai saldi estivi che hanno, invece, beneficiato di una ritrovata apertura e di un allentamento della morsa pandemica. “Come prima giornata di gente se n’è vista pochissima ma dobbiamo aspettare il fine settimana per avere un effettivo riscontro e poi abbiamo 60 giorni in cui speriamo la situazione migliori”, a parlare è Paolo Mariotti, titolare del negozio di abbigliamento Anilù in corso Vannucci. C’è voglia di spendere? “Meno di questa estate, possiamo parlare di uno scontrino medio intorno ai 50-60 euro, quasi il 30% in meno di quanto si è registrato sei mesi fa”.

Giornata andata a rilento anche per il negozio di maglieria in cashmere Falconeri in corso Vannucci. “Flussi da paragonare a una giornata qualsiasi niente a che vedere con il primo giorno di saldi”, dice Paola Pieroni. Non possono entrare - secondo le regole anti Covid - più di otto persone nello store Lo spazio vintage di Ilenia in via della Pallotta e questo frena il flusso ma la titolare, Ilenia Votini, lavora molto con le sue clienti anche al telefono e online. “Il periodo dei saldi è un momento per acquistare il capo importante a prezzi vantaggiosi e qui da me sono in molte a farlo - racconta -. In questo periodo sto aiutando le clienti anche con contatti online e telefonici: metto da parte i capi, faccio recapitare a casa i pacchi. Insomma cerco di personalizzare il servizio. Del resto è una caratteristica del mio negozio”.

Il rapporto social e negozio è una formula che sta dando ottimi risultati: iniziato nel periodo del lockdown ora sta diventando una modalità ibrida che porta clienti anche da fuori regione. E’ il caso di Donati, negozio di abbigliamento maschile, in piazza Matteotti. “La nostra pagina Instagram ci sta dando molte soddisfazioni - racconta il titolare Sergio Donati - Attira clienti da fuori regione. Ho appena servito un cliente venuto appositamente da Roma”. E aggiunge: “In 37 anni di attività abbiamo promosso gli sconti solo due volte e quest’anno è la terza”. “Lo abbiamo fatto nel nostro stile minimale - spiega - perché chiuderemo i primi di febbraio per interventi di restyling al negozio. Resteremo chiusi tre settimane per ripartire a marzo con un negozio dalle caratteristiche sempre più internazionali. In città c’è bisogno anche di questo”. Antonio Bartoccini, titolare delle gioiellerie Bartoccini, quest’anno gli affari migliori li riscontra nei centri commerciali. “Abbiamo tre punti vendita: Quasar, San Sisto e in centro storico e durante il periodo di Natale, il negozio che ha realizzato di più è stato quello all’interno del centro commerciale. Nel 2020 chiuso per lockdown. Stesso andamento prevediamo per i saldi anche se la nostra categoria merceologica non è soggetta alla caccia all’affare”. L’ultima parola va a Sergio Mercuri, presidente di Confcommercio Perugia (nella foto): “E’ stato un inizio migliore di un anno fa ma niente a che vedere con il pre Covid. Speriamo nei prossimi 60 giorni”.