
Vandalismo e violenza in centro storico, arriva l'ordinanza del sindaco contro i bivacchi

Tutela dell’ordine pubblico, il sindaco di Gubbio Filippo Stirati ha firmato l’ordinanza. Senza se e senza ma. Dopo il tentato accoltellamento in Corso Garibaldi, la sera del 31 dicembre, dopo atti di vandalismo, di teppisti in azione, di raid di delinquenti, schiamazzi, danneggiamenti di auto e quant’altro, arriva il giro di vite. L’ordinanza, nel dettaglio, vieta a chiunque l’utilizzo improprio delle seguenti aree e spazi pubblici: piazza San Giovanni, compresi i bagni pubblici e i sottopassaggi di collegamento con piazza Quaranta martiri e via della Repubblica; i parcheggi interrati di San Pietro e di San Benedetto; una parte di corso Garibaldi (area antistante e prospiciente il civico 57) e via Cavour (area antistante e prospiciente il civico 24).
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Che vuol dire utilizzo improprio? “Per utilizzo improprio - spiega il sindaco - si intende l’occupazione degli spazi indicati nell’ordinanza per bivaccare, sdraiarsi e stazionare arrecando disturbo o comunque ostacolando il passaggio dei pedoni o dei veicoli, o limitando la fruizione degli spazi ad altre persone con comportamenti indecorosi, rumorosi e molesti”. Prosegue: “Da subito ho seguito le vicende relative alla notte di San Silvestro, che ritengo davvero gravi. Quando vengono consumati reati come quelli accaduti a Capodanno è assolutamente legittimo l’allarme che può nascere, per questo occorrono interventi immediati e netti da parte delle forze dell’ordine. So che sono in corso le indagini, che stanno procedendo celermente anche grazie alle immagini dei privati e a quelle registrate dall’impianto di videosorveglianza”. Carabinieri e polizia locale hanno identificato i due protagonisti del tentato accoltellamento. “Oltre ad azioni repressive - prosegue il sindaco - occorre mettere in campo azioni di presidio e controllo, che io ho più riprese sollecitato e continuerò a sollecitare anche a Prefetto e Questore, che incontrerò nei prossimi giorni. Accanto a ciò, è chiaro che dovremo sviluppare un lavoro di prevenzione sociale che riguarda il Comune così come tanti altri attori, pubblici e non, famiglie, scuola, servizi sanitari e tutta una serie di soggetti che entrano in campo di fronte a queste problematiche complesse”.
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Ma non finisce qui perché sarà modificato il regolamento di polizia urbana per predisporre quanto necessario per l’attivazione di eventuali daspo urbano. Ma visti i tempi tecnici necessari richiesti il sindaco ha firmato un’ordinanza per contrastare ogni condotta che possa dare adito a situazioni lesive della sicurezza e vivibilità urbana.
Infine: “restano consentite attività di somministrazione nelle aree interessate dall’ordinanza, fatta salva l’applicazione di altre norme penali, la violazione sarà punita con sanzione prevista dall’articolo 650 del codice penale”.
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