
L'Umbria da film tutta da vedere, i capolavori del cinema passati dal Cuore Verde

Attirare flussi turistici sulla via dei luoghi da film dell’Umbria potrebbe trovare spazio nella nuova programmazione dell’attività turistica della Regione per il 2022. Un itinerario magari da costruire in collaborazione con la neo nata Umbria film commission.
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A darne un primo assaggio è il sito www.tgtourism.it in un servizio, fonte Umbria tourism, che definisce un percorso quasi storico che parte da Orvieto dove fu girato, nel 1898, il primo film dell’Umbria: un documentario dal titolo Corpus Christi “che mostra - riporta il sito - una processione nel quale sono ben visibile le strade del centro storico”. Proseguendo, nel vicino lago di Corbara, Richard Fleischer girò alcune scene di Barabba con Antony Quinn; a pochi chilometri si trova Melezzole scelto da Giuseppe Tornatore per le sue mura riproposte nel film Una pura formalità. Nel tempo Orvieto e il suo territorio hanno fatto da sfondo a tantissime pellicole. Recentissimo, Carla, il film tv dedicato alla divina Fracci con Alessandra Mastronardi. Pellicola memorabile Dellamorte Dellamore di Michele Soavi (1994) con Rupert Everett e Anna Falchi girato nel cimitero sconsacrato di Guardea. Todi con le sue colline antiche è stata tra le location preferite da Pupi Avati per il set L’Arcano incantato e per I cavalieri che fecero l’impresa. Il regista è tornato nei mesi scorsi a girare a Perugia il suo nuovo film su Dante e ha scelto le vie dell’acropoli. I vicoli e le piazze di Spoleto fanno da sfondo dal 2014 alla fortunata fiction Rai, prodotta da Lux video, Don Matteo arrivata alla 13esima stagione. Un set che prima di arrivare nella città del Festival dei Due mondi aveva scelto Gubbio con la sua piazza dei Consoli. Nel tornare a Spoleto di recente ha ospitato le riprese di Copperman di Eros Pugielli con Luca Argentero.
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Altra tappa fondamentale, in un eventuale itinerario da film, è senz’altro l’ex complesso industriale di Papigno dove sono stati registrati film La vita è bella, vincitore di tre premi Oscar, e Pinocchio. Entrambi con Roberto Benigni. Fermata d’obbligo nella piccola caserma di Città della Pieve dove dal 2002 al 2008 è stata girata la serie televisiva Carabinieri in onda su Canale5. Produzione poi trasferita a Montepulciano in Toscana. E dopo Orvieto, Todi, Spoleto, Gubbio e Città della Pieve non può mancare Assisi apparsa addirittura nel 1911 in una pellicola muta sulla vita di San Francesco, diretta da Enrico Guazzoni. La città serafica ha fatto da sfondo alla maggior parte di film sul Poverello, da Fratello Sole, Sorella di Franco Zeffirelli nel 1972 (girato anche a Gubbio, Terni e Castelluccio di Norcia) al Francesco di Liliana Cavani nel 1996 con Mickey Rourke e Helena Bonham Carter (1989) fino a “Fratello Sole, Sorella Luna” di Franco Zeffirelli (1972). Grande attrazione esercitano anche le mura medievali di Perugia recentemente utilizzate anche nel film andato in onda su Rai Uno Il nome della rosa diretto da Giacomo Battiato. Un set che ha fatto tappa anche a Bevagna e all’abbazia di Montelabbate, tappa fondamentale da considerare in un itinerario lungo la strada di celluloide. E per finire tappa in corso Vannucci a Perugia, nel locale oggi occupato dal Caffè del corso. Qui fu girata nel 1966 la scena iniziale di Fumo di Londra con Alberto Sordi. Imperdibile.
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