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Umbria, piovono disdette per i ristoranti: il 25% ci ripensa e preferisce restare a casa

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La pandemia non è finita. I contagi in aumento, la variante Omicron, gli eventi che saltano uno ad uno stanno provocando una pioggia di disdette in hotel e ristoranti per tutto il periodo delle feste. 
Giuliano Granocchia, presidente regionale Confesercenti, parla di un 20-25% di prenotazioni che sono state annullate per il pranzo di Natale e per il cenone di Capodanno: “Molti preferiscono optare per l’asporto soprattutto per quanto riguarda il cenone della notte di San Silvestro visto il clima di incertezza in cui ci troviamo. La percentuale arriva al 35% se parliamo di persone che vengono da fuori regione - aggiunge Granocchia - perché sono troppe le incognite in questo momento e le famiglie non se la sentono di muoversi”. 

 

 

 


Conferma l’analisi Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria: “La gente rinuncia non tanto per paura di nuovi contagi - puntualizza - quanto piuttosto per colpa di eventi che non si faranno più, mercatini che vengono annullati, il timore che i musei impongano ulteriori restrizioni e i teatri rivedano la programmazione. Diventa difficile, in questo contesto, trovare la voglia di uscire dalla propria regione. La situazione che si era venuta a creare a ridosso dell’Immacolata, con una elevata percentuale di prenotazioni annullate all’ultimo momento, si sta riproponendo ora e probabilmente è destinata ad acuirsi nei prossimi giorni. E’ un peccato perché la stagione era cominciata davvero bene”. Ma l’obiettivo degli amministratori, in questa fase , è quello di contenere il più possibile la diffusione del contagio. In molti comuni dell’Umbria, da Perugia a Terni, la mascherina resterà obbligatoria anche all’aperto almeno nei giorni festivi e prefestivi fino al 6 gennaio compreso. C’è chi va oltre. A Marsciano il sindaco, Francesca Mele, ha firmato un’ordinanza che impone che lo svolgimento di manifestazioni sia sottoposta al preventivo parere vincolante del Centro operativo comunale (Coc) il quale, in base alla situazione epidemiologica, alle indicazioni dell’autorità sanitaria e alle caratteristiche dell’evento sottoposto a parere, potrà prescrivere ulteriori misure, porre limitazioni al numero dei partecipanti e, nei casi ove si verifichino condizioni che non garantiscano il rispetto delle misure di prevenzione, esprimere il diniego allo svolgimento. 

 

 

 

 

E attraverso un appello rivolto a tutta la popolazione, il sindaco Mele chiede di mantenere alta l’attenzione sui comportamenti individuali e collettivi, riducendo il più possibile i momenti di aggregazione in luoghi chiusi, soprattutto in presenza di soggetti non ancora vaccinati. “In particolare, i giovani - dice - che in questo momento sono i più esposti al contagio, durante le prossime vacanze sono chiamati ad evitare assembramenti e adempiere all’obbligo dell’uso delle mascherine anche all’aperto”. 
A Marcellano, frazione di Gualdo Cattaneo, è stato annullato il famoso presepe vivente. “A causa della recrudescenza della pandemia - si legge in un avviso sulla pagine facebook dell’evento - l’edizione 2021-2022 del presepe vivente non verrà svolta”.