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Terni, anziano a Gabelletta minaccia di uccidersi per una delusione d'amore: salvato dai carabinieri

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Ha chiamato il 112 come un’ultima, disperata richiesta di aiuto, ma che non si trattasse di un’azione, per così dire, “dimostrativa” sta nel fatto che quando è stato trovato aveva con sé un coltellaccio che avrebbe usato contro se stesso, per togliersi la vita. Alla base della decisione si farla finita sembra ci fosse una delusione d’amore.

 

La storia, però, ha avuto un lieto fine grazie alla professionalità e al provvidenziale intervento dei carabinieri della Compagnia di Terni che hanno rintracciato l’aspirante suicida, che inizialmente non aveva dato indicazioni su dove si trovasse la sua abitazione, arrivando appena in tempo prima che fosse avvenuto l’irreparabile.

Tutto è nato da quella chiamata arrivata al numero unico di emergenza nel primo pomeriggio di lunedì 13 dicembre 2021 quando un uomo, risultato poi avere 70 anni, ha annunciato all’operatore della centrale operativa di via Radice dell’Arma che stava per suicidarsi. Resosi conto che non si trattava di uno scherzo, ma che dall’altra parte dell’apparecchio c’era effettivamente un uomo disperato e pronto a tutto, il capo centrale dell’Arma, il maresciallo Cherubini, ha cercato di intrattenere l’uomo al telefono, cercando di farlo parlare e di tranquillizzarlo per catturare la sua fiducia.

 

Nel frattempo un altro operatore della centrale operativa, l’appuntato Mirabelli, ha indirizzato due pattuglie in servizio sul territorio verso l’appartamento, la cui ubicazione – a Gabelletta – era stata faticosamente ottenuta dal sottufficiale nella sua chiacchierata con il 70enne. Contestualmente l’appuntato Angelici aveva allertato il 118, spiegando puntualmente l’accaduto ed attivando i medici per un immediato intervento. Intanto il personale delle due gazzelle erano arrivati sul posto e sono riusciti ad entrare nell’abitazione, dove hanno trovato l’uomo disteso sul letto con in mano un coltellaccio che aveva intenzione di usare contro di sé.

L’anziano è stato così bloccato e disarmato, poi preso in consegna dai medici dell’ambulanza, che l’hanno accompagnato in ospedale. A quanto si è saputo, il 70enne vive solo e sarebbe proprio il “male” della solitudine ad avergli fatto scattare il proposito di farla finita.

L’episodio fa tornare alla mente quanto dichiarato solo poche settimane fa, a Terni, dall’ex vescovo diocesano, monsignor Vincenzo Paglia, oggi presidente della Pontifica Accademia della vita, che ha appena pubblicato un libro sulla terza età (“L’età da inventare – La vecchiaia tra memoria ed eternità”). Ebbene, il vescovo sostiene che ancor più del Covid c’è un altro male che condanna gli anziani ad una conclusione di vita di sofferenza, in alcuni casi fino a condurli alla morte, ed è proprio la solitudine.