
Umbria, Confartigianato spinge per il nodo di Perugia: "Opera indispensabile per la viabilità della regione"

Il nodo di Perugia opera fondamentale per la viabilità della regione. E’ quanto sostiene Confartigianato Umbria che sollecita la realizzazione della circonvallazione Collestrada-Corciano. “Come forze economiche e sociali dobbiamo fare una valutazione complessiva, non solo riferita a singoli aspetti - viene evidenziato in una nota - Se è indubbio che la realizzazione di opere di questa portata hanno certamente impatti ambientali, non vanno sottovalutati gli impatti sia ambientali che economici che avrebbe la non realizzazione della circonvallazione, con il perpetuarsi degli evidenti problemi attuali. Naturalmente spetta ai tecnici valutare le opere con i criteri di legge, ma è evidente a tutti che la viabilità attuale non sostiene i flussi di traffico e la situazione non può che peggiorare in futuro senza assunzioni di responsabilità”.
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Confartigianato prende anche in esame i costi ambientali che si stanno attualmente pagando - evidenzia - per l’inefficienza del tratto viario interessato e quelli economici che vengono pagati in termini di ritardi nei flussi di merci e persone e i maggiori costi per inefficienza dei trasporti, che impattano in modo molto rilevante in senso negativo sul sistema economico regionale e sulla stessa competitività delle imprese umbre. “Una valutazione compiuta e oggettiva - continua la nota - non può non partire dal presupposto che il perdurare della situazione attuale influisce negativamente sui livelli di qualità della vita. Occorre abbandonare i catastrofismi del tutto fuori luogo e fare valutazioni e scelte concrete per il futuro dell’Umbria”.
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Parla di un “peso automobilistico ormai insopportabile” anche il comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni” i cui rappresentanti nei giorni scorsi sono stati ricevuti dalla governatrice Donatella Tesei e dall’assessore Enrico Melasecche. Nel corso dell’incontro è stato sottolineato che il nodino, opera in avanzato stato di progettazione, già finanziata e in grado di alleviare in prima battuta il malessere che si registra soprattutto tra la popolazione di Ponte San Giovanni, deve essere solo un primo passo in direzione dell’opera completa “che solo nella sua interessa potrà assolvere alle finalità strategiche per cui è stato concepito.
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