
Norcia, mensa terremotati: nuove accuse per il sindaco Alemanno

Nuove accuse per il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno a cui viene contestato anche il peculato, mentre dall’inchiesta per i pasti ai terremotati e i pulmini per gli studenti di Norcia esce di scena il consigliere regionale d’opposizione Vincenzo Bianconi, così come il padre e il fratello, che non figurano nell’avviso di garanzia, anche se resta indagata la mamma dell’esponente politico, Anna Pizzichini.
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Il sostituto procuratore Patrizia Mattei ha chiuso le indagini su una serie di affidamenti per servizi post sisma a carico di quattro persone, oltre al primo cittadino di Norcia e a Pizzichini, l’avviso è stato notificato a due dipendenti comunali di cui una in pensione, a fronte degli otto inizialmente iscritti nel registro degli indagati. Cambiano, poi, le accuse rispetto a quelle con cui, nel gennaio scorso, la procura di Spoleto ha disposto una raffica di perquisizioni in Comune e a carico della famiglia Bianconi: a inizio anno era stata ipotizzata la turbata libertà degli incanti e l’abuso d’ufficio, ora con l’avviso di conclusione indagini vengono contestati a vario titolo frode nell’esecuzione di pubbliche forniture, falso ideologico e materiale e ad Alemanno anche il peculato per 720 euro.
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In particolare, quest'ultima contestazione deriva da una serie di fatture liquidate con atto dello stesso sindaco in favore dello Sporting Salicone, di cui è legale rappresentate Pizzichini, nei giorni del settembre 2017 in cui Alemanno ha ricoperto anche il ruolo di responsabile dell'area Servizi generali ed Economico finanziaria. Secondo la ricostruzione della procura, il sindaco avrebbe attestato falsamente che le fatture in questione rientravano nel progetto "Manifestazioni ed eventi Norcia di Autunno del 2014", saldandole quindi tre anni dopo. Al sindaco, comunque, viene contestato anche il falso ideologico e materiale sia per l’affidamento del trasporto scolastico dei bimbi nell’anno scolastico 2017-2018, servizio affidato allo Sporting Salicone per circa 33 mila euro, in assenza secondo la procura di Spoleto di una serie di documenti, che anche per l’affidamento del servizio mensa per i terremotati di alcuni container collettivi in varie frazioni, su cui il sindaco per la procura ha “attestato falsamente la somma urgenza”.
Il servizio mensa per gli sfollati accolti in queste strutture costa anche l’accusa di frode nell’esecuzione del contratto di fornitura del servizio a Pizzichini, Donatella Bucchi, andata in pensione nel settembre 2017, e alla funzionaria che ha preso il suo posto in Comune, Daniela Camelia.
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