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Edilizia, in Umbria mancano 3 mila addetti: nodo aumento dei prezzi materie prime

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Dopo oltre 15 anni di crisi e la perdita di 10 mila addetti nel settore delle costruzioni oggi in Umbria la ripresa c’è ma a indebolirla sono subentrati due fattori: il rincaro delle materie prime e la mancanza di addetti professionalmente formati”. A puntare il dito sulle criticità è il presidente uscente Ance Umbria, Stefano Pallotta, che ieri ha aperto il convegno in Confinsustria dal titolo “Il Pnrr e l’Umbria”. A fronte di investimenti per 960 milioni destinati a edifici, patrimonio culturale ma anche infrastrutture, efficientemento energetico e potenziamento dei servizi di istruzione, dagli asili nido alle università c’è pericolo di mancanza di manodopera. “Per la realizzazione delle commesse crescenti in Umbria possiamo parlare di una carenza di 3 mila addetti rispetto ai 250 mila a livello nazionale”, specifica il direttore Walter Ceccarini. Per far fronte al mercato in crescita nel 2022 la situazione è già critica e si deve intervenire subito con la creazione di lauree professionalizzanti e anche di istituti tecnici superiori che siano profilati sulle esigenze delle imprese di costruzioni: ingegneri ambientali, ma anche project manager.

 

 

Secondo punto critico: il rincaro delle materie prime. “Stiamo assistendo a significativi incrementi nei prezzi di acquisto di alcuni dei principali materiali da costruzione - prosegue il direttore Ance -, la cui entità sta determinando enormi difficoltà alle imprese appaltatrici. Si tratta di incrementi straordinari che vanno ben oltre l’alea contrattuale”. Ceccarini specifica “in particolare, l’eccezionale aumento del prezzo dell’acciaio del 100%; legno +60% e +40% poletilene”. I dati sono in continua evoluzione con incrementi destinati ad aumentare. “L’attuale Codice degli appalti poi non prevede adeguati meccanismi di revisione prezzi, pertanto i contratti non sono più economicamente sostenibili, con i conseguenti rischi di rallentamenti dei lavori e contenziosi che si vanno aprendo nel 30-40% dei casi”, fa presente Ceccarini. Significa, dunque, che su 600 cantieri aperti con il Superbonus - è il dato Ance - 180 e 200 rischiano di entrare in controversie.

 

 

L’assemblea di Ance Umbria, l’associazione regionale che raccoglie circa 150 costruttori edili, ha eletto all’unanimità il nuovo presidente, il vice presiedente e il tesoriere. Albano Morelli succede all’imprenditore di Terni Stefano Pallotta, che ha guidato l’Associazione regionale negli ultimi anni. Alla carica di vice presidente è stato eletto Vittorio Pellegrini, attualmente nel consiglio direttivo di Ance Terni. Rivestirà, invece, la carica di Tesoriere, Romeo Castellini. Albano Morelli, 51 anni, è amministratore delegato della Gmp SpA di Marsciano, azienda leader in Umbria nella produzione di calcestruzzi, nelle attività estrattive e produzione di materiali inerti e nel settore dei lavori edili stradali.