
Perugia, sentenze pilotate: giudice e avvocato indagati per corruzione

Utilità in cambio di sentenze pilotate. E’ questa l’ipotesi di reato per cui un giudice della commissione tributaria provinciale di Perugia, il figlio e un avvocato del foro di Perugia rischiano un rinvio a giudizio per corruzione.
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Secondo il capo di imputazione, il giudice “vendeva sistematicamente la propria funzione ricevendone utilità o accettandone la promessa per favorire parti private, alcune direttamente conosciute e patrocinate dall’avvocato (indagato, ndr) mediante l’accoglimento dei ricorsi da quest’ultimo presentati e per compiere atti contrari ai doveri d’ufficio”. Nell’udienza al gip di Perugia è emersa la volontà dell’avvocato - difeso dai legali Luca Gentili e Michele Titoli - di patteggiare, mentre il giudice andrebbe verso il rito ordinario qualora il gip decidesse per il rinvio a giudizio richiesto dal pm Gemma Miliani. Nel 2019 il giudice, originario di Spoleto, e oggi difeso dall’avvocato Giuseppe La Spina, venne sottoposto a perquisizione da parte della guardia di finanza.
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Tra le utilità che, secondo l’indagine, il giudice avrebbe ricevuto, ci sarebbe stato il patrocinio legale gratuito per lo stesso giudice, anche “la prospettazione di aiuti per lo sviluppo sia agonistica che professionale del figlio nel mondo del calcio professionistico in forza della mediazione” di un manager calcistico il cui patrocinio legale era affidato all’avvocato ora indagato. Giudice e avvocato sono accusati anche di falso perché, in relazione a una sentenza già rigettata in camera di consiglio, “avevano apposto la dicitura accogliere il ricorso, inducendo in errore il presidente del collegio giudicante”. Il solo giudice infine, è accusato anche di un altro episodio di falso per una vicenda simile: avrebbe “contraffatto il dispositivo di sentenza che da respinge diventava accoglie e redatto una motivazione di accoglimento non corrispondente alla deliberazione di rigetto adottata in camera di consiglio”. Si torna in una nelle prossime settimane.
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