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Accademia di volo all'aeroporto di Perugia, Sase e Comune: "Nessuna notizia da più di un anno"

Alessandro Antonini
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La mega scuola di volo da 90 milioni di euro all’aeroporto di Perugia? Il progetto è spartito dalla rotta. “Da settembre 2020 ad oggi nessuna comunicazione ufficiale è stata trasmessa all’amministrazione”. E’ quanto fatto sapere dal Comune di Perugia in risposta a un’interrogazione presentata in consiglio nei giorni scorsi. E sembra un de profundis il capitoletto dedicato nell’ultimo bilancio Sase (2020). “Il progetto che ha interessato l’infrastruttura aeroportuale di Perugia per un importante investimento da parte di una società privata per la costruzione di una accademia internazionale del volo ha subito un drastico rallentamento”, è scritto nel bilancio.

Da notare un passaggio: dopo “la revisione della bozza del contratto di sub-concessione a tutela di Sase (società di gestione dello scalo umbro), a tutt’oggi non sono pervenute notizie dalla controparte”, è riportato nell’atto ufficiale. Era il dicembre 2020. Ieri il presidente Sase, generale Stefano Orazio Panato, ha confermato che “dalla società non sono più arrivate comunicazioni di sorta e riteniamo il progetto congelato. Ma non è per colpa di Sase. Immagino che con la crisi del settore provocata dalla pandemia il promotore del progetto abbia difficoltà a trovare i finanziamenti necessari”. Quindi è dall’inizio della pandemia che non se ne sa più nulla. Da più di un anno. Che possa aver inciso la stessa revisione della bozza di contratto citata nel documento di bilancio, in cui Sase ha chiesto specifiche garanzie? I fatti dicono di sì. Una cosa è certa: l’aeroporto sta riprendendo quota sul fronte voli, e anche se la crisi ancora fa sentire i suoi effetti, le procedure amministrative sarebbero potute andare avanti. Questo nel caso in cui le condizioni non siano mutate per qualche altro motivo. Nella sua interrogazione a Palazzo dei Priori il gruppo di opposizione che ha sollecitato la giunta ha ricordato proprio il dibattito avvenuto tempo fa in consiglio comunale sul progetto per la realizzazione di un polo di formazione aeronautica a Sant’Egidio.

Il progetto ha richiesto l’adozione di una specifica variante al prg, in quanto l’area interessata dall’intervento era censita esclusivamente come: “zona destinata ad aeroporti e/o eliporti”. In Consiglio l’atto ha ottenuto il parere favorevole a maggioranza con un paio di astensioni. L’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia ha ricostruito la vicenda, spiegando che “nel settembre del 2020 è stato rilasciato, su istanza dei richiedenti, il nulla osta alla realizzazione dell’opera da parte del provveditorato interregionale per le opere pubbliche; ciò indipendentemente dall’approvazione, non ancora avvenuta, da parte del Comune della necessaria variante al prg”. Da un punto di vista generale l’amministrazione “ritiene necessario comunque un confronto con Sase e Regione sul progetto e le implicazioni connesse”. Ma questo vertice non è all’ordine del giorno. Non essendoci una richiesta ormai da quasi un anno, la proposta sembra non essere più in pista.