
Terni, ore decisive per la vendita delle Acciaierie. Il sindaco pone le condizioni ai nuovi acquirenti

Ore decisive per la vendita delle Acciaierie di Terni. La partita, ormai, è a tre, con i cinesi di Baosteel che devono vedersela con i player italiani Marcegaglia e Arvedi. E quest'ultimo gruppo, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe in pole position. In ogni caso tutto lascia pensare che l'acquirente del gruppo Ast, alla fine, sarà italiano. E il nome si potrebbe conoscere già nelle prossime ore, prima ancora di quanto annunciato giorni fa dal ministro Giancarlo Giorgetti. Intanto mercoledì 15 settembre Il sindaco Leonardo Latini, insieme al vicesindaco e assessore all’Ambiente Benedetta Salvati, ha avuto una serie d’incontri all’interno delle Acciaierie di viale Brin. "La visita - ha spiegato il sindaco - rientra nel programma concordato da Ast-ThyssenKrupp con le istituzioni locali per la verifica dell’importante intervento in corso per il Metal Recovery e la nuova rampa scorie.
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In queste settimane e nei mesi scorsi da sindaco della città, dove hanno sede le Acciaierie che hanno accompagnato la storia d’Italia come Paese industriale, ho avuto frequenti interlocuzioni con l’ad di Ast-Tk Massimiliano Burelli e mi sono fatto portavoce delle aspettative della città con il governo e in particolare con il ministro Giorgetti, ribadendo in maniera chiara che il futuro proprietario dell'Ast dovrà essere particolarmente rispettoso della storia industriale delle Acciaierie ternane, ma soprattutto dovrà presentare un piano industriale che tenga conto della salvaguardia e della valorizzazione delle produzioni e delle attività integrate del sito, dell’occupazione diretta e indiretta e della tutela dell’ambiente. Sono sicuro che queste richieste, sulle quali ho avuto modo di confrontarci anche col segretario della Lega, Matteo Salvini, saranno tenute nella giusta considerazione".
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Sulla vicenda Ast interviene anche il senatore di Fratelli d'Italia, Franco Zaffini, che nei prossimi giorni presenterà un'interrogazione al ministro dello Sviluppo Economico. L'obiettivo è chiarire le modalità del percorso di vendita aprendo un confronto a tutto campo tra il governo e i sindacati.
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