Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Crocifisso a scuola, il professore di Terni dopo la sentenza: "Annullata la sanzione nei miei confronti"

  • a
  • a
  • a

"Sono soddisfatto e considero una vittoria di civiltà la sentenza delle Sezioni unite della Corte di Cassazione che si è pronunciata sull'esposizione del crocifisso nelle aule annullando il provvedimento disciplinare mei miei confronti. La Corte ha affermato che lo Stato è laico e per questo nessun dirigente scolastico può imporre un simbolo religioso in un ufficio pubblico come un’aula oppure a studenti o a un docente". Queste le parole di Franco Coppoli (nella foto), il docente ternano 55enne di italiano e storia che aveva ricevuto dal ministero dell’ Istruzione una sanzione disciplinare con cui era stato sospeso per un mese dall'insegnamento e dallo stipendio. Era il 2009 e dopo 12 anni è arrivata la sentenza ovvero l'annullamento della sanzione disciplinare per aver rimosso dalla classe il simbolo religioso per illegittimità della circolare del dirigente scolastico.

La lunga battaglia del professor Coppoli sulla laicità degli ambienti formativi, patrocinata dall’ Uaar, dai Cobas Scuola e dagli avvocati Fabio Corvaja e Simonetta Crisci e dalle avvocate di Terni Gabriella Caponi e Valentina Fratini è arrivata fino alla sentenza numero 24.414. Un provvedimento con cui la Corte di Cassazione ha annullato la sanzione disciplinare e la sentenza della Corte di Appello di Perugia con rinvio ad altra Corte. La sentenza ha, invece, respinto la questione della discriminazione. “La questione inizia nel 2008 quando - spiega Coppoli - nelle classi in cui insegnavo non c'era il crocifisso che fu affisso solo a fine settembre.

A quel punto parlo con i miei studenti ed esprimo loro il mio parere di educatore e cioè che lo Stato e la scuola pubblica sono laici e gli ambienti educativi devono essere inclusivi, senza simboli confessionali particolari come il crocifisso, e che quindi durante le mie lezioni avrei tolto quel simbolo religioso da sopra la mia testa. A quel punto il dirigente scolastico con una circolare impone di lasciare affisso il crocifisso motivando l’ordine di servizio con il parere espresso dalla maggioranza degli studenti. Inizia il procedimento disciplinare che si conclude con l’irrogazione, da parte del Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cnpi), della sospensione per un mese dall'insegnamento e dallo stipendio. Essendo una battaglia sui diritti civili chiaramente impugno il provvedimento aiutato dall'Uaar e dal sindacato Cobas della scuola di cui faccio parte. Dopo 13 anni di battaglie processuali giovedì è finalmente arrivata la sentenza”.