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Gubbio, al lavoro per la Festa dei Ceri del 15 maggio 2022

Euro Grilli
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No alla proposta presentata e protocollata alcuni giorni fa dal Gruppo Ceri 2020 e l’annuncio che il Tavolo è già al lavoro in ottica Festa dei Ceri del 15 maggio 2022.

 

 

 

Il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati ha illustrato il documento prodotto dal Tavolo dei Ceri protocollato il 24 agosto che è una dura presa di posizione nei confronti della proposta del Gruppo Ceri 2020, ritenuta “discriminatoria e divisiva” anche perché “…l’accesso ai luoghi della festa è riservato ai soli ceraioli attivi coinvolti … (1000 per ogni Cero)… Unici spettatori autorizzati saranno i residenti al centro storico muniti di green pass… Festa tra l’altro notevolmente ridimensionata - è scritto ancora nella risposta del Tavolo - e stravolta rispetto al rito festivo nella forma canonica di festa aperta e di popolo, definita suggestivamente dal compianto vescovo Pietro Bottaccioli con l’espressione “Sinfonia sociale”, perché in essa tutti partecipano e sono coinvolti: dal ceraiolo attivo sotto la stanga, alla ceraiola che grida e incita dalla finestra”. “Completamente cancellati - continua - momenti essenziali della Festa”. Del tutto obliterata pure la mostra dopo l’Alzata, momento fondamentale del rito per il saluto e l’omaggio ai ceraioli defunti, anziani e malati gli ultimi dei quali, con il cuore pieno di emozione vedono ripagati i sacrifici di anni per tramandare la Festa nella sua integrità e con i valor ubaldiani, alle nuove generazioni”.

 

 

 

Il documento firmato da don Mirko Orsini per la Diocesi, Giuseppe Allegrucci per l’Università dei Muratori, da Marco Cancellotti (Maggio Eugubino), Ubaldo Minelli (Presidente della Famiglia dei Santubaldari), Patrick Salciarini (Sangiorgiari) e Alfredo Minelli (Santantoniari) si conclude annunciando, come detto, che il Tavolo è al lavoro per il 2022 “volendo esorcizzare una terza rinuncia al rito in onore di Sant’Ubaldo e partendo con forte anticipo. Verrà comunque consegnata una Festa di popolo inclusiva, di cui ogni eugubino potrà sentirsi parte”.