
Cade Kabul, l'Afghanistan ai talebani: rinasce l'Emirato Islamico. Fuga Occidente, in arrivo volo italiano

L'Afghanistan è nel caos: la capitale Kabul è caduta senza combattere, suggellando la vittoria finale della inarrestabile avanzata dei Talebani degli ultimi giorni. Ieri mattina i miliziani islamisti si trovavano nei sobborghi della capitale, diventata ufficiosamente una città aperta. Per evitare "vittime di civili innocenti", i miliziani avevano ordinato alle loro truppe di fermare la loro avanzata, ma di fronte al dissolversi di qualsiasi resistenza in breve hanno comunque preso il controllo della metropoli. E adesso, la bandiera degli insorti sventola sul palazzo presidenziale. Su di essa è cucita la professione di fede della "shahada": "Testimonio che non c’è nessun dio, al di fuori di Dio e testimonio che Maometto è il profeta di Dio". Il ritiro delle forze militari occidentali ha scatenato il caos nel Paese: le immagini apocalittiche dell'aeroporto di Kabul invaso da cittadini disperati hanno fatto il giro del mondo. E intanto è iniziata anche la corsa all'evacuazione delle varie ambasciate dei Paesi Nato presenti sul territorio. Il volo di rimpatrio dei funzionari dell'Italia arriverà a Roma, con un velivolo dell'aeronautica militare, nel primo pomeriggio. A bordo anche alcuni rifugiati.
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Tra i primi atti dei nuovi padroni del paese, la decisione di far tornare l’Afghanistan al nome precedente all’arrivo degli americani nel 2001: Emirato Islamico dell’Afghanistan. Ed è corsa al ritiro di tutte le rappresentanze occidentali. In fuga, tra gli altri, anche il presidente afghano Ashraf Ghani. Meno fortunati di lui sono però decine di migliaia di cittadini, terrorizzati dall’arrivo al potere degli integralisti. Una folla immensa ha passato la notte all’aeroporto di Kabul - messo in sicurezza dai militari americani - mentre la città è in preda al caos. Centinaia di persone si sono riversate sulle piste dell’ aeroporto tentando di imbarcarsi sui voli internazionali, costringendo i soldati statunitensi a sparare in aria per riportare la situazione a una parvenza di normalità. Intanto diverse compagnie aeree hanno sospeso i collegamenti con l’Afghanistan o cambiato i piani di volo per evitare lo spazio aereo afghano.
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Il Mullah Baradar Akhund, numero due dei talebani nella capitale dell’ Afghanistan, in un nuovo video dice che ora è il momento di provvedere al popolo dell’ Afghanistan e migliorare le loro vite. "Ora è il momento di provare, daremo servizi alla nostra nazione, daremo serenità a tutta la nazione, che andremo il più lontano possibile per il miglioramento delle loro vite", ha detto il Mullah, ripreso seduto tra un gruppo di altri combattenti. "Il modo in cui siamo arrivati è stato inaspettato, perchè abbiamo raggiunto una posizione che non era prevista", ha aggiunto.
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