
Bollette dell'acqua, in Umbria annunciati rincari fino al 17,5% entro il 2023

Rincari in vista nella bolletta dell’acqua. Le previsioni sono scritte nero su bianco nel documento unico di programmazione dell’Auri, l’Autorità regionale unica composta dai 92 comuni umbri. Gli aumenti più consistenti sono quelli preconizzati per Umbra Acque, che interessa un bacino di 500.864 persone tra Perugia, Lago, Alta e Media Valle del Tevere. Il più grande della regione.
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Tra il 2020 e il 2021 si è stimato un incremento delle tariffe del 10,2%. Ma l’incremento cumulato da fino al 2023 è del 17,5%. Nel dettaglio: +5,8% nel 2020, 4,4 nel 2021, 5,2 nel 2022 e 2 nel 2023. Gli investimenti tra l’anno in corso e il precedente sono di 57.913.500 euro. Nel quadriennio 121.286.999. Per quanto riguarda la Vus di Foligno tra il 2020 e il 2021 c’è un -2,2% sulla tariffa, fino al 2013 c’è un complessivo -0,7%. Investimenti a 18.561.943 nel 2021 e a 44.894.601 nei 48 mesi. Per la Sii di Terni c’è un aumento secco del 4% per quest’anno e il precedente. Il cumulato 2020-2024 conta un +7,9%. Investimenti nel biennio in corso a quota 25.975.834 euro. Nel quadriennio 50.964.850. Gli aumenti sono certi, sulla carta ma nel 2022 ci sarà la revisione biennale e potrebbe cambiare il valore dell’aumento. In sostanza - spiega il direttore Auri Giuseppe Rossi - Arera “fa una previsione quadriennale con verifica dopo due anni. In questo caso specifico i conguagli dei consumi idrici giocano un ruolo determinante”.
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Per cui oggi è così ma potrebbe modificarsi. In questi numeri incide anche il monte investimenti assestato sui 30 milioni annui. Ma che ci sia una riduzione è difficile. Non il contrario. Tanto dipenderà dai consumi. Nel 2020 pur avendo un incasso totale quasi uguale al 2019 ma con consumi ridotti (si prendono a riferimento quelli dei due anni prima) si è avuto un aumento del 5,7% quando in termini reali era intorno allo 0,5%.
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