
Foligno, in commercio il drone che avvista subito gli incendi e supporta gli interventi

Ha la forma di un piccolo aereo, decolla da una catapulta ed è in grado di volare per molte ore su boschi e foreste a rischio di incendio. E’ il Rapier, il nuovo drone ad ala fissa sviluppato dall’azienda toscana Sky Eye Systems (gruppo Oma di Foligno), che è in grado di individuare precocemente eventuali focolai, di supportare gli interventi dei mezzi antincendio da terra e dal cielo e anche di controllare h24 le aree pericolose o in fiamme. Il velivolo, pensato per le esigenze dei carabinieri forestali o dei vigili del fuoco, può essere infatti dotato di una serie di sofisticati sensori, dalle camere elettro-ottiche e infrarossi fino ad un mini-radar ad apertura sintetica (denominato “SkySar” e sviluppato dalla stessa Sky Eye Systems), capace di operare in condizioni di scarsa visibilità causa fumo e anche di notte.
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“Un solo Rapier, sia in versione X-25 che in versione X-SkySar, posizionato baricentricamente in una delle regioni italiane, sarebbe in grado di intervenire rapidamente in qualsiasi area del territorio regionale e di fornire in tempo reale immagini e dati molto preziosi per affrontare efficacemente un incendio boschivo”, spiega l’ingegner Giovanni Fumia, responsabile marketing di Sky Eye Systems.
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“La scelta di un velivolo ad ala fissa, invece di un multirotore, consente di avere una velocità maggiore, di effettuare voli ad ampio raggio e di poter affrontare missioni di lunga durata. Al termine della missione, il drone atterra grazie ad un paracadute e a due grossi airbag, con una procedura completamente automatizzata ed user-friendly, come quella eseguita per il decollo a mezzo catapulta, e può essere rapidamente preparato per un altro volo”.
Il Rapier ha un peso massimo di 25 chilogrammi, un range operativo di quasi 100 chilometri e un’autonomia da 6 a 16 ore a seconda della missione e del sensore imbarcato.
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