
Umbria, il numero di nuove aziende torna ai livelli pre Covid

Il sistema economico dell’Umbria torna a scommettere sulla crescita. I numeri relativi al trimestre aprile-giugno sono emblematici: in tre mesi sono state 1.256 le iscrizioni di nuove aziende, il 40% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (904) e quasi la metà rispetto al numero di quelle che hanno cessato l’attività, 650 nel periodo preso in esame. I numeri sono quelli che emergono dall’analisi condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle imprese delle Camere di Commercio. Il report evidenzia peraltro anche come la natalità imprenditoriale si stia sviluppando in maniera omogenea nelle province di Perugia e Terni: qui, nel secondo trimestre di quest’anno, il tasso di crescita ha raggiunto lo 0,89, tra i più alti su base provinciale, con 347 nuove aperture, 153 chiusure, un saldo positivo di 194 unità e stock al 30 giugno di 22.108 imprese. In provincia di Perugia nello stesso periodo, il tasso di crescita è allo 0,58%, sono 918 nuove iscrizioni, 497 le chiusure, per un saldo positivo di 421 unità, stock al 30 giugno di 72.490 imprese.
Il lavoro riprende, 28 mila nuove assunzioni negli ultimi due mesi
I numeri relativi al trimestre aprile-giugno sono emblematici: in tre mesi sono state 1.256 le iscrizioni di nuove aziende, il 40% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e quasi la metà rispetto al numero di quelle che hanno cessato l’attività, 650 nel periodo preso in esame. “Il buon andamento della creazione di nuove imprese – ha evidenziato il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni - appare stimolato dal migliorato clima di fiducia delle imprese, che è passato, come certifica l’Istat, da un indice di 87,9 a gennaio di quest’anno a uno di 112,8 registrato a fine giugno. L’incremento delle iscrizioni del II trimestre ci riavvicina ai valori pre-pandemia, anche se è senz’altro troppo presto per parlare di ritorno alla normalità”.
Segnali di ripresa per l'economia umbra. Il presidente di Confindustria, Antonio Alunni: "Stiamo andando nella direzione giusta"
I numeri delle nuove aperture, associati a quelli relativi alle nuove assunzioni (oltre 28 mila a maggio e giugno, secondo i dati Arpal, 40% in più rispetto ai primi quattro mesi dell’anno), diventano esplicativi di come l’economia umbra abbia iniziato a rimmettersi in moto non appena allentate le restrizioni legate all’emergenza sanitaria. “Occorre andare avanti con il piano vaccinale e rilanciare il territorio regionale con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, ha evidenziato commentando i numeri sulle nuove assunzioni il presidente di Confindustria, Antonio Alunni, confermando come finalmente l’Umbria stia andando nella direzione giusta. “I segnali che arrivano - ha aggiunto - sono incoraggianti e ci spingono a guardare anche al futuro con ottimismo”.
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