Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Terni: stalking, donna perseguita l'uomo di cui si è invaghita. Scatta il divieto di avvicinamento

  • a
  • a
  • a

La sua vita trasformata in un inferno, fra appostamenti, telefonate, “incursioni” informatiche, messaggi Whatsapp personali e pubblici
La vittima delle persecuzioni ripetute e sfociate in ben dodici denunce all’autorità giudiziaria, è un 55enne ternano. 

 


A seguito delle indagini condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Terni, la persecutrice - una donna di 49 anni, madre di una bambina - è stata non solo denunciata a piede libero per stalking, ma anche colpita - su ordine del gip di Terni che ha accolto quanto chiesto dal pm, Camilla Coraggio - dalla misura del divieto di avvicinamento alla vittima ed ai luoghi da questa frequentati. 

Non è dato sapere cosa ci fosse all'origine di un “interesse” così ossessivo, capace di cambiare abitudini e vita di una persona, al punto da portarlo all'esasperazione e a sporgere numerose denunce. 

Forse un’infatuazione, ovviamente non ricambiata, o forse una fissazione che è difficile spiegare razionalmente. Sta di fatto che l'uomo, costretto spesso a rintanarsi in casa per sfuggire alle attenzioni della donna ne ha sin qui viste di tutti i colori.

 

La 49enne si è infatti appropriata delle sue foto su Facebook e del recapito cellulare, forse carpito online, la 49enne ha iniziato a tempestarlo di chiamate, sms, a mandare messaggi su gruppi in cui ci sono anche altre persone, a fare appostamenti, ad insultarlo.

Scontate di fronte a tale situazione le denunce, seguite dalle contestazioni messe nero su bianco dall'autorità giudiziaria e quindi dalla misura che, se non rispettata, potrebbe essere ulteriormente aggravata dal tribunale.

Da valutare, in un contesto così problematico, anche le condizioni mentali della 49enne che, di certo, allo stato è capace di intendere e di volere e quindi soggetta a tutti i provvedimenti del caso. Anche perché con il suo fare è riuscita a trasformare la vita di una persona normalissima, in un incubo da cui solo con l’aiuto delle autorità sta riuscendo, pian piano, ad uscire.