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Terni, Caritas diocesana: in aumento il numero dei ternani in difficoltà economica che chiede aiuto

Simona Maggi
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Con l'emergenza sanitaria la situazione di povertà è sempre più allarmante a Terni.

“Nei primi quattro mesi di quest’anno – spiega il diacono Ideale Piantoni, direttore della Caritas diocesana di Terni, Narni e Amelia - abbiamo ascoltato 447 persone (cioè quante in totale nell'intero 2019), sostenendo con i vari fondi-raccolte-donazioni oltre 200 richieste economiche per un importo complessivo di oltre 40.000 euro e distribuito nell'emporio diocesano i beni alimentari a 110 famiglie (compresi gli 11/12 nuclei di giostrai presenti da oltre un anno in Diocesi)”. 

 


Una situazione difficile che fa riflettere sulle conseguenze fisiche ed economiche dopo un anno di emergenza sanitaria. Sempre più famiglie devono fare i conti con la povertà malgrado dalla Caritas si stiano attivando per aiutare i nuclei familiare e non solo a sopravvivere, ma le difficoltà non mancano.

“Attualmente, sempre nella speranza di poter tentare di riconfermare in autunno – continua il presidente della Caritas, Piantoni - i progetti finanziati nel 2020, abbiamo riscontrato carenze di alcuni prodotti nell'emporio solidale diocesano di via Vollusiano, per cui abbiamo chiesto aiuto alle parrocchie che usufruiscono dell'emporio per fare delle raccolte mirate. Naturalmente tutti possono contribuire a raccogliere e donarci, anche se non si usufruisce dell'emporio".

"Ci siamo prefissati di concludere la raccolta, che abbiamo chiamato '50 anni di Caritas italiana accanto ai poveri e bisognosi della nostra diocesi', entro il 2 luglio 2021. Riteniamo, infatti, che se ci uniamo nella carità potremmo compiere un bel gesto che ci consentirebbe di celebrare in comunione il cinquantesimo anniversario della costituzione della Caritas italiana (il 2 luglio 1971- San Paolo VI)”.

 

Facendo un confronto con lo scorso anno va evidenziato che nel 2020 sono stati aiutati 330 nuclei familiari, impegnando oltre 65.000 euro, di cui la maggior parte dalla fine febbraio per un ammontare di quasi 60.000 euro. Dalla fine di giugno a dicembre scorso sono stati spesi per utenze, affitti, altri bisogni famigliari come pulmini, medicine e spese mediche 35.000 euro.

Un significativo contributo nelle attività di solidarietà è stato dato dalle Caritas parrocchiali, che sono la prima interfaccia sul territorio a cui si rivolgono le persone che chiedono aiuto. Basti pensare che il numero delle persone che hanno usufruito dell’emporio della solidarietà è aumentato del 234 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.

Nel 2020 sono stati aiutati 302 nuclei familiari, che ammontano a più di mille persone che hanno potute mangiare grazie a quanto ricevuto tramite il servizio di acquisto solidale dell’emporio. In questo anno sono state ascoltate 951 persone, 533 persone hanno ritirato il vestiario per un totale di capi pari a 11.228. 57 persone hanno usufruito del servizio doccia, 52 uomini e 5 donne.