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I parchi tematici: "Non ha senso restare chiusi fino a luglio". I casi Città della domenica, Activo Park e Leolandia 2

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Anche in Umbria, ovviamente, bisognerà attendere il primo luglio per poter rivedere aperti di nuovo i parchi tematici. Città della Domenica a Perugia e Activo Park a Scheggino sono tra le realtà che rappresentano maggiori attrattive in regione e danno lavoro a centinaia di persone. Un brusco stop, a causa della pandemia per il Covid, ha subito poi il progetto Leolandia 2, il parco che dovrebbe nascere a Narni, in provincia di Terni, su modello della mega struttura bergamasca. Tutto accantonato in attesa di rivedere partire il comparto. E in proposito martedì si terrà una manifestazione nazionale a Roma per dare voce alle istanze.

“Siamo trattati peggio delle sale giochi e delle altre attività al chiuso - riporta Giuseppe Ira, presidente Associazione Parchi Permanenti Italiani, e del parco tematico LeolandiaLe attività dei nostri parchi si svolgono sempre all’aperto, con ampi spazi a disposizione e sotto il controllo di personale preposto, a differenza di quanto può accadere per strada o nelle aree gioco per bambini dei parchi pubblici, peraltro già aperte, dove manca ogni tipo di monitoraggio del distanziamento e non sono presenti i presidi per la sanificazione delle mani".

"Contingentiamo gli ingressi per evitare ogni rischio di assembramento - continua - e abbiamo predisposto severi protocolli di sicurezza che hanno già ampiamente dimostrato la loro efficacia lo scorso anno. Negli Usa i parchi sono stati aperti in febbraio, non appena è partita la campagna vaccinale, e in Gran Bretagna hanno deciso di riaprire subito i pub all’aperto e tutti i parchi di divertimento”.