
Narni, Minareto in vendita: due imprenditori italiani interessati all'acquisto

Ci sono due interessi piuttosto concreti per l’acquisto dell’Hotel Minareto, a Narni, in provincia di Terni, e di tutto il plesso annesso. "A breve potrebbero maturare le trattative che per il momento sono solo manifestazioni d’interesse”.
E’ quando dichiara al Corriere dell’Umbria, Gildo Ercoli dell’agenzia A&G di Fermo, nelle Marche, che cura la vendita dell’immobile per conto dei proprietari già dallo scorso anno. In questi giorni è ricomparso sul web l’annuncio da 1,8 milioni di euro dell’ex Villa Martinori, come veniva chiamato il Minareto, che in realtà era un vecchio convento dei Frati Cappuccini costruito nel lontano 1603. Poi negli anni da residenza privata è diventato un hotel.
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Con l’ultimo intervento significativo che risale al 2007, il cavalier Costante Brugnoli che rilevò l’edificio ormai 20 anni fa, costruì nuove camere in un’ala per ampliare la capienza ricettiva. Brugnoli costruì anche una piscina e un nuovo ristorante annesso alla struttura che funzionò per qualche anno in maniera indipendente dal resto del plesso. Ora la proprietà è in mano ai figli e alla moglie dell’imprenditore scomparso ormai anni fa che cercò di rilanciare l’attività ricettiva ideale per le cerimonie, feste, attività congressuale e anche come hotel di pregio e ristorante di qualità.
Ma come proseguono le trattative? Un anno fa si parlava anche di investitori stranieri: “Sì, c’era qualche interesse all’estero che poi, però, non si è concretizzato - spiega ancora Ercoli - stavolta i due potenziali acquirenti sono italiani e la trattativa potrebbe prendere piede nelle prossime settimane. Sulle prime sembra che gli investitori siano interessati a proseguire l’attività ricettiva e di ristorazione ma poi bisogna capire come proseguirà la trattativa con ognuno di questi imprenditori”.
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E come sta la struttura? Qualcuno, ovviamente in maniera clandestina, di tanto in tanto è riuscito ad entrare tramite una via d’accesso dai boschi che pare consenta di arrivare nel bel mezzo del parco. Ma proprio in questi giorni era in atto qualche lavoro di manutenzione e, come ricorda qualche vecchio lavoratore del Minareto, ci sarebbe anche una zona Spa bellissima e praticamente mai utilizzata. Potrebbe essere un altro plus per convincere gli acquirenti che affrontano un investimento notevole ma che rappresenta già un buon 50 percento in meno del valore potenziale e originale della struttura.
Se il Covid-19 verrà tenuto a bada ripartirà il boom turistico e il settore ricettivo. Narni si sta attrezzando, eventi e nuovi spunti di organizzazione dei beni culturali non mancano e all’orizzonte c’è sempre Leolandia Umbria che, prima o poi, riprenderà i lavori che erano già prossimi alla posa della prima pietra.
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