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Perugia, all'Università un nuovo master per formare i manager del turismo

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Superati i tempi del Grand Tour, della classicità, il turismo va alla scoperta del meno conosciuto, dei luoghi nascosti. Il mordi e fuggi ha lasciato spazio alla lentezza. E a questa nuova dimensione l’Umbria risponde perfettamente per natura, cultura e morfologia. Così per far incontrare domanda e offerta occorrono professionalità opportunamente formate, la risposta arriva da una collaborazione stretta fra Università degli studi di Perugia e il network Mirabilia, che comprende 18 Camere di Commercio d’Italia. Da questo protocollo d’intesa è nato un master di primo livello in management del Patrimonio culturale. Il nuovo master è stato presentato sul canale YouTube dell’ateneo dai diversi rappresentanti istituzionali su tutti il rettore Maurizio Oliviero e il presidente Mirabilia, Angelo Tortorelli.

I corsi partiranno da novembre, con il prossimo anno accademico, il bando invece sarà pubblicato fra maggio e giugno. Ammessi tra gli 8 e i 30 laureati come numero massimo. L’ammissione, oltre alla laurea triennale conseguita nell’ambito dei vari dipartimenti di UniPg, prevede un colloquio che punta a valutare le reali motivazioni del candidato. Previste quattro borse di studio, due UniPg e due di Mirabilia Network, per favorire l’accesso anche ai laureati che hanno meno risorse. Il master avrà una parte teorica e un’altra di attività sul campo con ben 300 ore dedicate ad esperienze dirette. Come laboratorio teorico-pratico i tre siti Unesco dell’Umbria: Assisi e i luoghi francescani, Campello sul Clitunno e la Basilica di San Salvatore a Spoleto.

Il rettore Maurizio Oliviero ha voluto sottolineare la “nuova idea di didattica” posta in essere dal master, ovvero la sperimentazione del “teaching on job”, capace di consentire agli studenti l’acquisizione di una significativa formazione teorica da mettere immediatamente a disposizione del settore pubblico e privato con attività esperienziali concrete. “Per ottenere l’ obiettivo – ha concluso il rettore - l’attività formativa, pur avendo come centro l’Università di Perugia, sarà realizzata insieme ad altri atenei, elaborando e condividendo una strategia di tutela del patrimonio del nostro Paese”.