
Grandi opere, sette miliardi per l'Umbria. Nominati i commissari per le tre infrastrutture prioritarie

Sei super progetti per aiutare l’Umbria a uscire dall’isolamento e regalarle l’opportunità di rimettere in moto l’economia. Sette miliardi di investimenti che solo in parte, però, potranno essere finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che fissa al 2026 i tempi di realizzazione. Nell’elenco delle 58 opere previste dal piano di investimenti “Italia veloce” ce ne sono tre, in particolare, che coinvolgono anche il cuore verde d’Italia e per le quali sono stati già nominati i commissari per accelerare l’esecuzione. Il provvedimento è stato assunto con la firma del Dpcm da parte del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, con cui parte ufficialmente l’iter previsto dal decreto-legge numero 76 di luglio 2020.
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Si tratta del potenziamento e sviluppo della direttrice Orte-Falconara che riguarda il raddoppio della Spoleto-Terni e della Foligno-Fabriano per un investimento complessivo dell’intera opera di 3 tre miliardi e 753 milioni. Il commissario individuato è l’ingegner Vincenzo Macello, direttore di produzione di Rete ferroviaria italiana. Attraverso il Pnrr si riuscirà, probabilmente, a realizzare una velocizzazione della tratta attraverso l’utilizzo di speciali tecnologie. Sarà invece Massimo Simonini, amministratore delegato Anas, a gestire il completamento della E78 Grosseto-Fano in maniera tale da realizzare in fretta il tratto mancante Canavaccio-traforo della Guinza di 33 chilometri. Il costo stimato è di un miliardo e 920 milioni di euro. La terza opera commissariata è la Orte-Civitavecchia, un’arteria definita strategica anche dall’assesore regionale alle infrastrutture, Enrico Melasecche. Una storia infinita: l’infrastruttura fu progettata oltre cinquanta anni fa con l’obiettivo di collegare le acciaierie di Terni con il porto laziale. Mancano solo 18 chilometri per scrivere la parola fine ma sinora non c’è stato modo di arrivare al completamento. Il commissario nominato è Ilaria Coppa. Il costo previsto: 466 milioni e mezzo.
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Nel Recovery Fund poi c’è la riapertura della ex Fcu (Ferrovia centrale umbra) nella sua interezza, da Sansepolcro a Terni per complessivi 150 milioni di euro. L’assessore Melasecche evidenzia di aver avuto rassicurazioni sul fatto che l’opera, pur non essendo commissariata, sarà inserita tra le prioritarie.
In forse, invece, la variante al nodo di Perugia (160 milioni) dopo le perplessità dei sindaci. I parlamentari umbri 5 stelle Emma Pavanelli, Filippo Gallinella e Tiziana Ciprini hanno anche annunciato che la linea Terni-Rieti-Sulmona è stata inserita tra le prime tratte ferroviarie italiane che potrebbero sperimentare l’idrogeno in ambito ferroviario. Previsti 500 milioni di euro.
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