
Terni, la polizia penitenziaria scopre droga tra la carne in un pacco per un detenuto del carcere di Sabbione

Hanno tentato di far entrare sostanze stupefacenti all’interno del carcere di vocabolo Sabbione, a Terni, ma i controlli della polizia penitenziaria hanno sventato l’azione criminosa.
Il tentativo è stato compiuto attraverso la spedizione di un pacco, recapitato per un detenuto della casa circondariale, pacco che, all’apparenza, conteneva soltanto generi alimentari, in particolare carne cruda e formaggio a pasta molle. Dentro invece, ben nascosti, c'erano anche 63 pezzi di hashish per un totale di 36 grammi. Quantità relativamente consistente ma che, per la media dei sequestri che avvengono in carcere, è sicuramente significativa.
Detenuto gestiva il traffico di droga dal carcere con un cellulare. Scoperto dai carabinieri
A scoprire la droga, la mattina di venerdì 16 aprile 2021, intorno alle 9, sono stati gli agenti della polizia penitenziaria, durante le operazioni di controllo di tutti i pacchi destinati ai detenuti del carcere ternano. La droga, accuratamente avvolta in un cellophane trasparente, era stata inserita negli alimenti ma non è sfuggita al personale coordinato dal comandante Fabio Gallo. Destinatario della consegna era un detenuto di 55 anni, originario di Roma, che sta scontando una condanna inflitta per reati contro il patrimonio.
Cocaina fatta arrivare direttamente all'interno del carcere di Sabbione: assolti tre imputati
Ora nei suoi confronti, oltre alle misure precauzionali, scatteranno provvedimenti disciplinari legati alla vita carceraria, oltre alla denuncia penale. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro su ordine dell'autorità giudiziaria ed ora le indagini dei “baschi azzurri” puntano a ricostruire mittente e provenienza, con l'obiettivo di individuare ulteriori - eventuali - responsabilità. Se cioè l’episodio può considerarsi circoscritto, oppure se già in passato si era riusciti a far entrare all’interno della casa circondariale sostanze stupefacenti usando questo stesso metodo. Intanto dal comandante Gallo giunge "un plauso al personale di polizia penitenziaria che ha operato il sequestro. Nonostante i considerevoli carichi di lavoro che incombono quotidianamente, gli agenti riescono ad essere efficaci nel contrasto al traffico e consumo di droga, un vulnus che riguarda tutti gli istituti penitenziari italiani".
Spaccio di cocaina: arrestati dalla Mobile un ternano e un albanese