
Perugia, quattro furbetti del vaccino denunciati dai carabinieri del Nas

Quattro furbetti del vaccino scoperti e denunciati dai militari del Nas di Perugia. Si tratta di tre perugini e un ternano che hanno ricevuto la dose, pur non avendone diritto, grazie a delle false dichiarazioni. Non avevano fatto i conti però con accertamenti che i carabinieri stanno portando avanti da tempo per contrastare l'odioso fenomeno della somministrazione di vaccino anti Covid-19 a soggetti non aventi diritto.
Salvini, stop a vaccino J&J: "Qualcosa non mi torna, forse guerra commerciale con Pfizer"
In particolare i militari del nucleo umbro – nell’ambito di due specifiche attività di indagine coordinate rispettivamente dalle Procure della Repubblica di Perugia e da quella di Terni – hanno denunciato a piede quattro persone che avevano dato false indicazioni sulle proprie professioni al personale addetto presso i centri di somministrazione. Due si sono spacciati per avvocati pur non essendo dei legali. Si tratta tuttavia, da quanto è emerso, di familiari di avvocati. Uno dei quattro lavora nel campo della ristorazione e l'ultimo in realtà era un impiegato. Nessuno di loro, stando a quanto è emerso dall'indagine dei Nas, rientrava nelle categorie per le quali è stata data priorità nella somministrazione del siero anti Covid. Insomma, per farla breve, hanno trovato il modo di saltare la fila.
Danimarca, funzionaria sviene mentre annuncia lo stop al vaccino Astrazeneca
I fatti si riferiscono alle vaccinazioni di domenica 21 marzo scorso presso gli hub vaccinali dei due capoluoghi di provincia, giorno in cui erano in programma le vaccinazioni di determinate categorie professionali aventi diritto, secondo il piano vaccinale regionale: i quattro erano riusciti in qualche modo ad imbucarsi facendosi fare la puntura. "Dal riscontro sui nominativi è emerso che i 4 soggetti svolgevano tutt’altra attività rispetto a quella dichiarata, che ovviamente nulla aveva a che fare con quelle previste quel giorno. Le verifiche del Nas continuano su numerosi altri soggetti al fine di rilevare eventuali ulteriori accessi abusivi alla somministrazione", si legge in una nota diramata nella mattinata del 15 aprile dai carabinieri.
Umbria, terapie intensive al 29%. Vaccini: rischio stop a somministrazioni caregiver under 60