
Terni, crisi dell'industria: oltre 6.500 metalmeccanici in cassa integrazione Covid

Non solo l’emergenza Treofan: il territorio ternano è stato fortemente colpito dalla crisi, che si è aggravata con la pandemia. In difficoltà, tutti i settori, nessuno escluso, con un prezzo altissimo in termini di stipendi e salari, che con l'opportuno blocco dei licenziamenti collettivi si sta evitando la catastrofe. Nel settore metalmeccanico, per esempio, oltre 6500 lavoratori sono stati posti in cassa Covid. La triplice sindacale - Cgil, Cisl, Uil - ha organizzato, martedì 23 marzo 2021, seguendo le direttive anti-covid, una manifestazione davanti a Palazzo Spada, sede del Comune di Terni.
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Per il segretario provinciale generale della Cgil, Claudio Cipolla, è necessario il rilancio e la rivisitazione dell’area di crisi complessa, che il territorio è riuscita ad ottenere dal Governo dopo anni di lotta. Gli indirizzi strategici prevedono, tra l’altro, il consolidamento delle produzioni e della ricerca nel settore della chimica verde; incentivazione delle aziende resilienti e di quelle della filiera metallurgica e agroalimentare a promuovere processi di manifattura intelligente in linea con le strategie nazionali di sviluppo digitale “industria 4.0”; riqualificazione energetica ed ambientale, secondo i princìpi della “economia circolare” ; orientare e sostenere le PMI del manifatturiero; agevolare il reimpiego e la riqualificazione dei lavoratori appartenenti ad uno specifico bacino occupazionale; promuovere azioni formative e scientifiche a supporto dell’imprenditoria locale; potenziare l’infrastrutturazione digitale e logistica delle aree industriali. Per Fabio Benedetti segretario provinciale della Uilm Uil, non c’è tempo da perdere, è necessario un cambio di passo prima che la situazione si complichi ancora di più.
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Flavio Confaloni, al vertice provinciale dei pensionati della Cisl, ha puntato l’indice sul welfare e chiede chiarezza sulle persone più fragili, sui vecchi, ma raggiungere gli scopi è necessario un confronto con la Regione Umbria. Alla manifestazione erano presenti rappresentanti di tutte le categorie, la voce più grossa si è elevata dai lavoratori della Treofan, in lotta per il futuro del sito del polo chimico della Polymer.
(Foto Stefano Principi)
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