
Umbria, si riparte con AstraZeneca ma per il primo giorno ci sono già 630 cancellazioni su 1.600 prenotati

L’Ema ha emesso il suo verdetto: AstraZeneca si può fare. I benefici sono di gran lunga superiori ai rischi. Ma dato quanto sta quanto di nuovo accadendo, purtroppo non basta. Ieri infatti, quando la task force vaccinale ha ripreso in mano le liste per i prenotati di oggi a cui doveva inviare lo spostamento dell’appuntamento dopo le 15 - stabilito da Aifa per la ripartenza delle vaccinazioni - si è resa conto che in circa 400 avevano cancellato il loro appuntamento in questi giorni di sospensione. Altre 200 cancellazioni sono state registrate praticamente in diretta dopo l’ok di Ema di ieri pomeriggio. A ieri sera quindi dei 1.600 prenotati per oggi risultavano circa 630 defezioni annunciate. Un problema reale.
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Anche ieri, in occasione della conferenza stampa settimanale sul punto dell’epidemia, il commissario straordinario all’emergenza Covid 19, Massimo D’Angelo, ha sottolineato che su 22.273 dosi di AstraZeneca inoculate “si sono registrate circa 110 reazioni avverse, la più ‘grave’ delle quali è stata un’orticaria. Per il resto si è trattato di reazioni comuni di febbre, cefalea, nausea, dolori articolari. Eventi a bassa complessità, quindi nessuno choc anafilattico per capirci o caso grave e con un’incidenza comunque molto bassa. Queste sono quelle che abbiamo correlato noi”. Il commissario ha anche escluso che vi siano stati ricoveri in seguito a reazioni avverse causate dal vaccino. Questo dato e l’ok della farmacovigilanza però evidentemente non bastano a fugare le paure di troppi. Si è anche appreso che le circa mille persone che la scorsa settimana non si sono presentate per la somministrazione di AstraZeneca al momento risultano in una situazione di stand-by. Politicamente non è stato deciso che i “disertori” debbano finire in fondo alla lista, ma, per ora, avendo comunque un posto prenotato nel sistema e mai cancellato, non possono prenotarne uno nuovo. Discorso diverso per chi si è cancellato in vista della sessione vaccinale di oggi. Ma è tutto tracciato e se si vorranno adottare provvedimenti i destinatari saranno facilmente individuabili. Per quanto riguarda infine la ripresa della somministrazione di AstraZeneca, il commissario D’Angelo ieri ha annunciato che le 1.600 persone a cui è stato rinviato l’appuntamento per la sospensione nazionale, verranno rimesse in agenda nel corso della prossima settimana.
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Intanto, sempre nel corso della conferenza stampa di ieri mattina, l’assessore alla sanità, Luca Coletto, ha annunciato che dal primo aprile si partirà con la vaccinazione dei pazienti estremamente vulnerabili. Sono almeno 80 mila, ma le liste, che Umbria Salute e Umbria Digitale stanno controllando, sono ancora in corso di definizione da parte della commissione deputata a questo compito. I super vulnerabili verranno vaccinati nei punti ospedalieri con un team di esperti a seconda della patologia di cui sono affetti. Il commissario D’Angelo ha inoltre fornito altri dati relativi ai vaccini: “Abbiamo avuto uno stop con AstraZeneca sospesa, ma nel frattempo abbiamo rimodulato l’intervento con gli over 80. Nello specifico abbiamo inviato 8.700 messaggi per anticipare gli appuntamento di maggio ad aprile, per terminare gli over 80 nel mese di aprile. Hanno già aderito in 3.500”. Sempre D’Angelo ha reso noto che “in Umbria al 10 marzo sono state somministrate 101.487 mila dosi di vaccino”. In particolare, sono 73.925 le persone che hanno ricevuto la prima dose, con un incremento percentuale dall’inizio di marzo del 55%. Sempre con la prima dose dal primo marzo sono stati vaccinati 24.659 ultraottantenni (64% in più dal primo marzo), 14.518 soggetti rientranti nel personale della scuola e università (89 %), mentre 3.252 sono stati i vaccinati nelle dell’ordine (92%). Intanto da ieri nel Ternano è stata avviata la vaccinazione ai soggetti fragili ospiti dei centri diurni. Solo nella giornata di ieri sono state somministrate circa 90 dosi ai disabili del Centro “S. Efebo” nel quartiere San Valentino a Terni, del Centro “Arcobaleno”, in zona Ospedale e del Centro “La Cometa”, nel comune di Acquasparta.
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