
San Giustino: giallo Pecorelli, indagini a una svolta

Sabato 6 marzo 2021, a due mesi esatti dalla scomparsa dell’imprenditore Davide Pecorelli, avvenuta in Albania il 6 gennaio, le indagini fanno registrare un’accelerazione dopo settimane di stasi apparente.
Gli inquirenti albanesi hanno inviato una lettera ai colleghi perugini, in cui chiedono di verificare “i conti correnti bancari e le transazioni effettuate con cittadini albanesi”.
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Inutile aggiungere che più passano i giorni più cresce l'apprensione a San Giustino e in tutto l'Altotevere, la compagna si è affidata all'avvocato Giancarlo Viti per essere tutelata in tutte le sedi insieme al figlioletto nato dalla relazione con Davide Pecorelli, che ha altri tre figli dal precedente matrimonio. L'imprenditore ha pure interessi nel campo della ristorazione, ma il pezzo forte restano i saloni di bellezza che gestisce a Sansepolcro – anche se il 28 gennaio sono stati apposti i sigilli all'attività biturgense – Città di Castello, Corciano e Perugia. E la trasferta in Albania va inquadrata proprio nel giro di affari messo in piedi per aprire un salone di bellezza dall'altra parte dell'Adriatico.
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Le tappe - Il 3 gennaio Davide Pecorelli entra in Albania dall'aeroporto di Rinas, dove noleggia una Skoda Fulvia. Il 4 gennaio, l'auto resta parcheggiata a lungo a Scutari; alle 21.30 Pecorelli è all'hotel Turizmi di Puka. Il giorno della Befana, siamo al 6 gennaio, Davide Pecorelli cambia programma e lascia con un giorno di anticipo l'albergo. I familiari che risiedono a Selci Lama non riescono a parlarci malgrado i ripetuti tentativi e lanciano l'allarme. Il 7 gennaio, sulla strada Gjefjan-Reps viene ritrovata l'auto carbonizzata a poca distanza da Puka.
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