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Terni, processo per la morte di un paziente: chirurgo condannato ad un anno

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E’ stato condannato ad un anno per omicidio colposo, con pena sospesa, un chirurgo oggi 72enne, in pensione, dopo la morte di un suo paziente. E’ quanto deciso venerdì 26 febbraio 2021 dal tribunale di Terni, giudice Massimo Zanetti. I fatti risalgono al 2014, quando  il professionista lavorava all’ospedale Santa Maria di Terni.

Nell'ambito dello stesso processo altri due imputati, un primario 65enne spoletino ed un medico di 45 anni originario di Foligno, entrambi impiegati all’ospedale di Spoleto, sono stati assolti “per non aver commesso il fatto”. La vicenda è quella legata alla morte di un 70enne originario di Narni, avvenuta nel dicembre del 2014 dopo mesi di sofferenze causate da una grave e ricorrente infezione addominale, all’origine della quale c'era una rete protesica applicata nel 2012 durante un intervento chirurgico per curare un’ernia addominale.

L’indagine era partita dalla querela sporta dalla moglie del paziente e per l’accusa nessuno dei professionisti che lo avrebbero poi operato, si era reso conto che la causa della sepsi mortale, era proprio quella protesi, mai rimossa. Nel marzo del 2014 l’uomo, che fino ad allora aveva goduto di buona salute, era stato sottoposto ad un secondo intervento per curare la stessa problematica trattata nel 2012. Operazione in seguito alla quale aveva iniziato ad accusare i gravi problemi, tali da comportare un primo trasferimento all’ospedale di Spoleto dove gli era stata riscontrata una peritonite con perforazione dell’intestino.

Lì era stato sottoposto ad un intervento, con successiva lunga degenza. Ma una volta tornato a casa, il 70enne era stato colto nuovamente da un grave malessere. Da lì, ulteriori infezioni, ricoveri, interventi chirurgici e lavaggi addominali fra l’ospedale di Terni e centri di riabilitazione. Alla fine il poveretto, nel giro di pochi mesi, aveva perso circa 50 chili e non riusciva più a muoversi autonomamente. L'ultima operazione risale all’ottobre del 2014, al Santa Maria dove era poi rimasto - sempre più grave - fino al decesso del 3 dicembre dello stesso anno. In aula il pm Adalberto Andreani aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati a 15 mesi di reclusione ciascuno. Il giudice ha condannato il solo medico ternano, con pagamento di una provvisionale di 23 mila euro agli eredi del 70enne, assistiti dall’avvocato Erdis Doraci del foro di Roma. Scontato il ricorso in appello.