
Umbria, l'assessore Coletto: "A marzo anticorpi monoclonali in farmacia"

Coletto: "Anticorpi monoclonali in farmacia", l'annuncio dell'assessore
“Per metà marzo potremo avere nella disponibilità delle nostre farmacie gli anticorpi monoclonali. Un obiettivo importante e una ulteriore possibilità di cura. Un ulteriore vantaggio per la cura domiciliare, che potrebbe evitare di intasare le terapie intensive dando risposte a chi soffre già di alcune gravi patologie. Per un altro anno, anno e mezzo dovremo mantenere le precauzioni che stiamo osservando, come dpi e distanziamento”. L’annuncio dell’assessore Luca Coletto è arrivato ieri nel corso del consiglio regionale. A sollecitare la risposta una mozione della Lega (approvata all’unanimità) che chiedeva alla giunta regionale di attivarsi presso il Governo per avere a disposizione, ai fini di un utilizzo immediato, anticorpi monoclonali per il trattamento del Covid 19.
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Valerio Mancini, primo firmatario della mozione, ha spiegato che “gli anticorpi (immunoglobuline), sono molecole complesse prodotte dai linfociti B, cellule che fanno parte del sistema di difesa del corpo umano, in risposta alla presenza di un'altra molecola, detta antigene, estranea all'organismo (ad esempio, batteri, virus, ecc). A volte, il sistema immunitario identifica erroneamente i propri organi o tessuti normali come estranei e produce anticorpi contro di essi aggredendoli. Gli anticorpi monoclonali possono essere prodotti in grandi quantità contro gli antigeni derivanti da una serie di malattie infiammatorie, di infezioni e di tumori e che sono utilizzati sia per scopi diagnostici, sia per scopi terapeutici. Gli anticorpi monoclonali sembrerebbero agire anche contro il Covid-19 - ha precisato Mancini - come gli anticorpi naturali, per cui si legano al patogeno facendo in modo che non riesca ad entrare nelle cellule umane, quindi ad infettarle e replicarsi. E che sia più facilmente fagocitato dalle cellule del sistema immunitario deputate a questa funzione, quali i macrofagi presenti nel fegato, nella milza e nei tessuti”. L'Agenzia italiana del farmaco, ha detto il consigliere regionale, “ha avviato solo ora lo studio per verificare se gli anticorpi monoclonali possono rappresentare una reale opzione terapeutica nella prevenzione della progressione del Covid-19 nei pazienti in fase precoce di malattia, mentre in Usa, Canada, Israele, Ungheria e Germania vengono già somministrati ai pazienti”. Lo scorso 6 febbraio, ha precisato al riguardo Fabio Paparelli del Pd il ministro Speranza ha dato facoltà alle Regioni di poterli utilizzare.
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L’assessore Coletto, in un altro intervento, ha anche risposto in merito ad ospedali e organici. “Dei 2800 posti letto degli ospedali umbri, per le decisioni del Governo, possono esserne sfruttati molti meno. Il sovraffollamento delle stanze è legato ai ricoveri della terza ondata, numerosi a causa dell’aumento dell’infettività. Stiamo riparametrando la necessità di nuovi posti letto - ha detto l’assessore - con l’obiettivo di arrivare a 200 posti di terapia intensiva, anche con i moduli che stiamo costruendo. Nel 2021 sono previste 1.500 assunzioni e riusciremo a soddisfare le necessità legate all’emergenza”.
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