
Malattie infettive, sei giovani medici lasciano l'Umbria per la Toscana

Sei giovani medici precari lasciano la clinica di malattie infettive dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia perché vincono concorsi, con assunzioni a tempo indeterminato, in due ospedali della vicina regione Toscana. Ovviamente è una strada obbligata per i neo specializzati e specializzandi, segnata dalla mancanza di bandi emanati dalla Regione Umbria rispetto alla prossima scadenza dei loro incarichi sottoscritti, di sei mesi in sei mesi, all’inizio della pandemia, un anno fa.
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Si tratta di un altro duro colpo per la clinica, anche perché si trova in attesa di ripristinare l’organico dei medici strutturati con la graduatoria che uscirà dall’esito di un concorso indetto già nel 2019 ma che è stato effettuato solo all’inizio del 2021. Grazie al concorso che si è appena concluso, dovrebbero quindi entrare quattro nuovi ospedalieri che andranno a colmare così i posti vacanti, fin dal 2019, di altrettanti medici che sono andati in pensione, a iniziare da due anni fa.
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Nell’arco di un solo mese l’organico di malattie infettive tornerà, dunque, al completo, con una formazione che dovrebbe essere composta da quattro universitari e sette ospedalieri per le sedici camere che sono a disposizione (un letto ciascuna). Assetto previsto almeno nelle situazioni ordinarie, non di emergenza come è quella attuale a causa della pandemia da Covid 19. Per quanto riguarda i giovani medici non strutturati, invece, le sostituzioni sono da programmare ma sicuramente in una fase così difficile dover formare nuove persone potrebbe rappresentare una criticità per la clinica.
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