
Perugia, imprenditore in causa con Equitalia: il giudice annulla cartelle per 127mila euro

Imprenditore umbro vince contro Equitalia in commissione tributaria provinciale e ottiene l’annullamento di 127 mila euro di cartelle esattoriali.
La sentenza è di ieri: l’uomo, 40 anni, difeso dall’avvocato Alessandro Bacchi, aveva accumulato tra il 2013 e il 2018 127 mila euro di cartelle di riscossione da parte di Equitalia.
Per questo è scattata l’ipoteca sul capannone e sulla casa.
L’imprenditore, attivo nel settore della media distribuzione alimentare nella provincia di Perugia, ha fatto ricorso al primo grado del sistema giudiziario tributario, evidenziando vizi di forma.
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In particolare la commissione ha rilevato problemi relativi alle notifiche delle cartelle e quindi rilevando le difformità delle scadenze si è andati all’annullamento.
No si tratta della prima sentenza che annulla le cartelle di Equitalia, soprattutto sul fronte della legittimità delle modalità di notifica. Ma non è comune una mole di cartelle da 127 mila euro per un solo contribuente.
Ora si attende la decisione da parte degli uffici di Equitalia: se ricorrere o meno al secondo grado, ossia la commissione tributaria regionale.Ammontano ad oltre 50 milioni le cartelle esattoriali Equitalia in fase di invio a livello nazionale. Di queste, 35 milioni sono atti di riscossione. Ossia cartelle. Ma ci sono anche ipoteche e fermi amministrativi: tutti quelli sospesi nel 2020 e i documenti bloccati all'inizio del 2021. Secondo quifinanza.it 15 milioni sono gli accertamenti e le lettere di compliance per invitare i contribuenti a rettificare le proprie dichiarazioni.
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Il direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Ruffini, ha chiesto pubblicamente di cancellare le cartelle esattoriali fino al 2015: le più vecchie e per la maggior parte inesigibili, "in modo da concentrare le forze nella lotta all’evasione che ancora si può recuperare e che ammonta a circa 107 miliardi l’anno di minori entrate, comprese quelle contributive". Invece per le cartelle già arrivate si propone una nuova rottamazione.
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