
Covid in Umbria, il virologo Crisanti: "Servono più restrizioni"

“Se i contagi sono in aumento, in controtendenza rispetto al dato nazionale, è evidente che siamo davanti a un fenomeno anomalo. Servono ulteriori restrizioni rispetto a quelle nazionali. Le Regioni possono farlo, in autonomia”. Il professor Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia a Padova, virologo di fama nazionale sull’emergenza Covid, commenta così i numeri della pandemia in Umbria e in particolare la trasmissione in crescita nei principali comuni della provincia di Perugia. Crisanti l’Umbria la conosce bene: è stato primario di microbiologia e virologia applicata all’università di Perugia. Qui è diventato noto in ambito scientifico per gli studi sulla malaria e le zanzare.
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La Regione per ora resta ferma sulle misure indicate sugli oltre 30 comuni a rischio. Venerdì è attesa la cabina di regìa nazionale col report Iss: l’Umbria è osservata speciale non solo per gli indicatori in crescita, ma anche per la citata variante brasiliana. Si aspetta il responso sui 42 campioni inviati per la verifica. Anche da qui la scelta se confermare le restrizioni della zona arancione o entrare subito in rosso.
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