
Foligno, atti vandalici contro le installazioni per non dimenticare l'Olocausto

Uno spregevole atto vandalico contro le istallazioni artistiche create dai bambini dell'istituto comprensivo Foligno 2 per ricordare le vittime dell'Olocausto. E' quanto accaduto nella prima mattinata di venerdì scorso quando la collaboratrice scolastica del plesso di via Piermarini si è accorta della presenza di un uomo che con foga avrebbe ridotto in pezzi tutti i cartelloni, le scatole, le fotografie e le scritte che erano stati posti sul portico della scuola e dedicati proprio alla Giornata della Memoria. La collaboratrice non è riuscita a fermare l'uomo ma lo ha visto compiere l'atto. Un atto mirato a distruggere proprio le istallazioni dedicate alle vittime dell’Olocausto visto che ce ne erano anche altre pensate per altro tipo di occasioni commemorative ma che non sono state toccate.
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“I bambini e le bambine del plesso di via Piermarini, nella ricorrenza della Giornata della Memoria, avevano realizzato una serie di istallazioni per ricordare le vittime della Shoah – ha detto la dirigente scolastica Morena Castellani tramite una nota stampa - A quanto pare questa scelta ha dato fastidio a qualcuno che ha violentemente strappato e portato via ogni cosa: cartelloni, scatole, fotografie e scritte. Un atto gravissimo, ma anche un’azione cosciente, consapevole e mirata. Infatti le altre istallazioni, già esposte da tempo per celebrare la Giornata della Gentilezza, dei Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, e la Giornata degli Abbracci, non sono state minimamente toccate. Per questo l'istituto comprensivo si riserva la possibilità di agire nelle sedi opportune per una maggiore tutela”.
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Giornata della memoria: sempre meno i testimoni per ricordare
Purtroppo non è stato l'unico gesto del genere per la Giornata della Memoria. Svastiche e scritte inneggianti il nazismo sono apparse in diverse città italiane, quasi sempre accanto alle scuole. E' accaduto a Ferrara, ad esempio, ma anche a Mazara del Vallo oppure a Bra. Gesti che sono stati condannati fermamente da Lucia Azzolina, ministra dell'Istruzione.
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