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Covid in Umbria, piano vaccinazioni di massa per 600 mila nei distretti delle Usl: scatta l'arruolamento del personale

Ale. Ant.
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Sono 600 mila gli umbri che saranno vaccinati nell'ultima fase prevista a partire dalla seconda metà del 2021. Si tratta dei soggetti sani di età inferiore ai 60 anni che non fanno parte del personale sanitario e scolastico. La somministrazione avverrà nei punti vaccinali dei distretti. E' scritto nel piano vaccinazioni approvato dalla Regione Umbria giovedì 31 dicembre 2020. Al momento siamo nella fase 1: vengono vaccinati gli operatori sanitari, 15 mila in tutta l'Umbria. Obiettivo di copertura il 75%. Non saranno vaccinati medici e infermieri che hanno già contratto il virus. Poi ci sono gli ospiti degli ospizi. Questo periodo dovrebbe durare 30-40 giorni.I team vaccinali saranno 30 in tutto, con 22 medici, 47 infermieri, nove oss e nove amministrativi. Per le vaccinazioni dei sanitari sono già attivi punti di somministrazione nei quattro ospedali "hub" di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello e verrà esteso nelle sedi degli ospedali di Spoleto, Media Valle del Tevere, Branca ed Orvieto. Nella prima fase, oltre al personale ed ospiti di strutture per anziani, sono coinvolti anche gli ultra 80enni: sono 89.824 in tutta la regione. Potranno essere vaccinati anche a casa. Le équipe vaccinali itineranti saranno composte da un medico ed un infermiere. Sarà attivata la somministrazione presso punti vaccinali territoriali dei distretti "per i soggetti autosufficienti, parzialmente autosufficienti e comunque in grado di essere accompagnati al punto di somministrazione territoriale". C'è la vaccinazione a domicilio "per i soggetti non in grado di raggiungere le postazioni vaccinali". Nella fase 2 saranno vaccinati i "soggetti ultra 60enni e soggetti di età inferiore con comorbidità severa e immunodeficienza". In base al piano risultano 185.445 gli umbri tra i 60 e i 79 anni. Ammontano a 29.120 i soggetti con meno di 60 anni che hanno patologie importanti, compresi i "gruppi socio demografici a rischio più elevato di malattia o morte". Verranno vaccinati anche "insegnanti e personale scolastico ad alta priorità". In tutto circa 230 mila soggetti. Nella fase 3 toccherà al restante personale scolastico (16 mila soggetti), al personale dei servizi essenziali, alla popolazione carceraria (seimila persone) e alla popolazione generale con patologie moderate di ogni età. Nella fase 4 è coinvolta la restante popolazione che non ha avuto accesso al vaccino. "Il target della fase 4 - è scritto nel piano vaccinazioni della Regione - è costituito dalla rimanente popolazione, quantificabile in circa 600.000 unità". La tempistica della somministrazione è dovuta ai tempi di consegna delle dosi. Al momento ne sono annunciate 5.000 circa a settimana. Nello stesso piano, tra i punti ancora "da definire" ci sono appunto "i tempi di disponibilità dei vaccini", "la messa a punto dei supporti anche informatici per la gestione del piano" e  gli esiti "degli avvisi per il reclutamento medico e infermieristico la cui disponibilità è essenziale per la conduzione del piano vaccinale dopo la prima fase". Tradotto: manca ancora il personale. Arcuri ha emanato un bando per reclutare 3.000 medici e 15.000 infermieri da assegnare alle Regioni. Ma senza adesioni sufficienti Palazzo Donini ritiene "opportuno prevedere la possibilità di utilizzare personale delle aziende con prestazioni aggiuntive" attivando "procedure per l’arruolamento di personale medico e infermieristico da adibire, in caso di necessità, alla attività vaccinale".