
Umbria, Legambiente boccia trasporti e promuove la differenziata

Il “green” in Umbria si muove ad andamento lento. In Ecosistema urbano 2020, il report annuale sulle performance ambientali dei capoluoghi italiani stilato da Legambiente, Perugia risale di tre posizioni e passa dal 26esimo del 2019 al 23esimo; mentre Terni scende di uno, da 34 al 35esimo. La graduatoria mostra i risultati di 104 città italiane determinati da 18 indicatori: smog, trasporti e gestione idrica ma anche fonti rinnovabili, verde e infrastrutture per la mobilità sostenibile. In testa ci sono Trento, Mantova e Pordenone, anche se i dati comunali sono relativi al 2019, quindi in un contesto pre-pandemia. In fondo alla graduatoria Pescara (102esima), Palermo (103esima) e Vibo Valentia (104esima).
“Per l’Umbria la situazione è statica. A movimentare in positivo il quadro è solamente la performance ottenuta sul fronte della raccolta differenziata a Perugia ma soprattutto a Terni”, commenta il presidente di Legambiente Umbria, Maurizio Zara. In particolare, alla voce Raccolta differenziata il capoluogo di regione occupa il 30esimo posto e la città dell’Acciaio arriva addirittura al 16esimo.
“Al contrario i risultati peggiori - prosegue Zara- li riscontriamo alla voce trasporti e su quanto concerne la creazione di infrastrutture per la mobilità dolce. Molte città italiane hanno prodotto nel tempo cambiamenti consistenti nella realizzazione di piste ciclabili. Mi riferisco, non solo a Milano, ma anche a Cosenza, l’Umbria invece non si dà una mossa”. L’analisi di Zara si evidenzia dal tasso di motorizzazione. Quest’ultima è la voce peggiore nel report per le due città umbre: Perugia è al 97esimo posto con 74 auto ogni 100 abitanti e Terni al 67esimo con 66 veicoli ogni 100 abitanti. Numeri sempre più elevati anche nelle concentrazioni di polveri sottili che a Terni la portano al 65esimo posto in classifica; Perugia al 35esimo.
Tra gli altri indicatori che portano le città umbre nella parte bassa della classifica c’è la dispersione idrica. A Perugia il 39% dell’acqua immessa si disperde e a Terni oltre il 43%. Valori che portano al 69esimo posto Perugia e 72esimo Terni.