
Omicidio nella notte, assassino e vittima erano nel giro dello spaccio di droga. Botte anche alla donna. L'interrogatorio | Video

Omicidio nella notte a Umbertide. La lite è nata per gelosia. Ma il presunto omicida e la vittima si conoscevano, perché entrambi gravitavano intorno al modo dello spaccio di droga dell'Altotevere. E' quanto emerge dall'interrogatorio del 42enne marocchino fermato per l'omicidio di un connazionale di 35 anni. Durante la violenta colluttazione è rimasta ferita anche la compagna dell'indagato. Quest'ultimo prima di colpirla l'ha insultata, apostrofandola put****a. L'uomo è anche indagato per lesioni aggravate nei confronti della donna: l'avrebbe colpita al capo con una bottigliata e col coltello.
Lei ha riportato ferite da taglio al volto. Poi l'uomo si è accanito sulla vittima, di sette anni più giovane, con coltellate e colpi di matterello. Così il 42enne incensurato, Hassane Bouskour, ha ucciso Abdeltif Hachiche, 35 anni, dopo una lite passionale, fomentata dall'alcol (al presunto omicida due ore dopo il fatto è stato riscontrato 0,97 g/l di tasso alcolemico) avvenuta intorno alla mezzanotte di sabato 17 ottobre in via Roma, in pieno centro.
Video su questo argomento Alessandro Antonini
Omicidio nella notte, il video del luogo della tragedia a Umbertide
Bouskour, difeso dall'avvocato d'ufficio Dario Epifani, ha reso sommarie informazioni al pm Giuseppe Petrazzini nella caserma di Città di Castello, dove domenica mattina è stato sentito in stato di fermo prima di essere portato in carcere a Capanne. Dalla prima ricognizione del cadavere da parte del medico legale Sergio Scalise Pantuso il colpo mortale sarebbe una coltellata sferrata al petto. È stato sequestrato un grosso coltello da cucina sporco di sangue. Ma segni di altri fendenti sono presenti anche alla schiena. Riscontrati anche i colpi di matterello, altro attrezzo posto sotto sequestro.
Il 35enne è morto prima di essere portato in ospedale. Il 42enne, professione boscaiolo e bracciante agricolo, ha ammesso di aver ucciso il connazionale ma ha affermato di averlo fatto per legittima difesa: sarebbe stato aggredito - stando a quanto riferito dall'indagato - con un portaombrelli da Hachiche, che ospitava da qualche giorno. E che intendeva cacciare di casa per screzi nati durante il pomeriggio di sabato, mentre insieme ad altri conoscenti stavano bevendo nell'appartamento, teatro dell'omicidio, in cui risulta domiciliato Bouskour.