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Perugia, 18 migranti ancora da sistemare. Ennesimo scontro politico e di campanile

Patrizia Antolini
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In Umbria sta diventando l’ennesimo scontro politico e di campanile la sistemazione di diciotto migranti inviati dal governo nell’ambito dei ricollocamenti sul territorio nazionale.  Da lunedì 17 agosto sera il gruppo di subsahariani sbarcati in Sicilia si trova alloggiato all’ostello Spagnoli di Perugia gestito dall’Arci. Arci stessa che in queste ore è sotto il fuoco di fila della Lega in consiglio regionale, capofila Stefano Pastorelli, per la gestione dei fondi destinati proprio all’accoglienza ricevuti nel 2019. 

I 18 migranti dovevano essere sistemati nella struttura di Gualdo Cattaneo dalla quale lo scorso 16 luglio erano fuggiti una ventina di tunisini. A seguito delle rimostranze e della contrarietà sollevate dal sindaco gualdese Enrico Valentini, la Prefettura nelle ore scorse ha optato per un piano B.

“I migranti sono stati trasferiti a Perugia solo temporaneamente - precisa l’assessore di Perugia, Luca Merli - si trovano all’ostello Spagnoli e sono sottoposti a tutti gli accertamenti sanitari. Certo la decisione ci preoccupa: comprendo che Perugia presenti una maggiore possibilità di gestione rispetto a un piccolo comune resta comunque una presenza che fa discutere: sono ovviamente persone libere che possono decidere di andarsene quando vogliono. Ma il problema ovviamente è a monte e parte dalle politiche sull’immigrazione”. 

La notizia dei nuovi arrivi era arrivato in pieno Ferragosto: 25 stranieri sono stati assegnati al comune Terni e 10 al comune di Foligno a Colfiorito.  A Terni controlli h24 da parte degli operatori dell'associazione San Martino e dalle forze dell'ordine per i 25 migranti (19 uomini e 6 donne) subsahariani accolti dall'associazione stessa in una struttura che si trova nella periferia della città. I migranti sono controllati senza soluzione di continuità per evitare che possano fuggire. Sono invece arrivati nel pomeriggio di sabato a Corfiorito, i giovani, tutti dell’Africa Sahariana (cinque nigeriani e cinque somali) ospitati presso la struttura gestita da Arcisolidarietà “Ora D’aria” che si trova ai Piani di Ricciano nella frazione montana. I dieci migranti (quasi tutti ventenni) sono già stato sottoposti a tampone rinofaringeo (già prima di approdare in Umbria) e sono risultati tutti negativi.