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Saldi in Umbria al via con spesa media in ribasso: -52 euro rispetto al 2019. Subito sconti al 50%

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Marina Rosati
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Spesa media intorno ai 135 euro, in ribasso rispetto all’anno scorso e sconti sin dall’inizio sul 50%. I saldi estivi che, in Umbria, prenderanno il via sabato 1 agosto avranno queste caratteristiche: scontrini più bassi rispetto ai 187 euro del 2019 e percentuali più elevate per attirare da subito più clienti. C’è preoccupazione tra gli operatori del settore, vittime di una situazione critica provocata dal Covid che ancora perdura. “Il nostro comparto – spiega il presidente di Federmoda Umbria Carlo Petrini – è uno di quelli più danneggiati dalla pandemia e non solo per la prolungata chiusura ma anche perché, ad oggi, gli acquisti sono in calo di circa il 50%. Una perdita – aggiunge – che sta continuando adesso anche a causa del prolungamento dello smart working che limita gli spostamenti e quindi la spesa per beni non strettamente necessari come quelli del settore  tessile e delle calzature. Ecco perché ci auguriamo che la partenza dei saldi possa aiutare il comparto e far tornare i consumatori nei nostri negozi, attirati da svendite più sostanziose”. Secondo Petrini la maggior parte dei commercianti aumenterà infatti le percentuali di sconto sin da sabato. “Di solito si parte con il 20-30% - spiega  il presidente di Federmoda – ma in questa situazione si arriverà subito al 50. I consumatori avranno 60 giorni per acquistare capi di qualità a prezzi vantaggiosi. Comunque ci aspettiamo un calo del 40% nei nostri incassi”. Un calo che nuoce a un comparto che, in questo periodo di crisi Covid ha visto chiudere il 10-15% delle attività e che in Umbria conta 1.500 negozi per un totale di circa 6 mila addetti.  Proiezioni poco incoraggianti anche per il Codacons che prevede un flop delle svendite sia a causa della crisi delle famiglie, sia perché già in fase di riapertura post Covid i commercianti hanno da subito applicato offerte e ribassi alla propria clientela, per attirare consumatori e recuperare almeno in parte le perdite dovute al lockdown. Per l’associazione dei consumatori si tratta di “una situazione di confusione totale che finirà per affossare le svendite di fine stagione: chi intendeva acquistare prodotti di abbigliamento o calzature ha già approfittato delle offerte in corso, e gli sconti raccoglieranno solo le briciole”. Il Codacons stima un tracollo degli acquisti durante i saldi estivi che, a fine periodo, raggiungerà il -30% rispetto agli ultimi anni, sia come effetto del generale impoverimento dei consumatori a causa del Coronavirus, sia come detto per la presenza di promozioni e ribassi già in corso.