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Due ragazzi in comunità: "A Terni la droga si trova ovunque, basta cercarla"

Arrestati due nigeriani a Terni

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Terni piange ancora la morte di Gianluca (15 anni) e Flavio (16), entrambi trovati morti nel letto delle rispettive abitazioni di San Giovanni e Villa Palma. Quindici euro sono valse le loro giovani vite, ovvero il costo della fialetta di metadone che il pusher, Aldo Maria Romboli, ora in carcere, ha venduto ai due adolescenti. Dalla Comunità Incontro, fondata da don Pierino Gelmini, due ragazzi ternani in percorso, che chiameremo con nomi di fantasia Fabio (20 anni) e Roberta (22 anni), raccontano la loro esperienza e commentato le due giovani vite spezzate dal metadone. “Conosco bene il quartiere di San Giovanni – spiega Roberta – è proprio lì che sono cresciuta. Ho rabbrividito quando ho saputo che due ragazzini erano morti per aver assunto metadone. E' evidente che non sapevano cosa gli poteva accadere e questo, dal mio punto di vista, fa capire che non avevano mai assunto droga. Il problema è che Terni è diventata una città dove ne gira davvero tanta. Non c'è un luogo preciso dove acquistarla. La trovi al centro come in periferia, basta cercarla. Ho iniziato con il fumare canne in prima media e poi è stata una discesa continua con la curiosità di provare nuove sostanze fino ad arrivare all'eroina. Andavo in discoteca e assumevo anfetamine per sballarmi. Sono finita anche in ospedale. Poi ho detto basta e sono stata accolta alla Comunità Incontro. Ora vedo il futuro da un altro punto di vista. Ai ragazzi dico di non fare uso di droga perché ti distrugge la vita”. Gli fa eco Fabio, anche lui ternano, che ha toccato il fondo quando è stato arrestato. “Terni è una città dove gira tanta droga – continua –. I parchi sono spesso ritrovo di ragazzi e anche di chi li frequenta proprio per avvicinare i giovani. Quando ho sentito la notizia che due ragazzi di 15 e 16 anni erano stati trovati morti nel loro letto e che la morte era da attribuire a sostanze droganti ho rabbrividito perché ho un fratello di quell'età che ho sempre tenuto lontano da mondo della droga. Nel giro di tre, quattro anni le sostanze sono cambiate e adesso i ragazzi cercano lo sballo facendo questi mix devastanti. Quando avevo 16 anni già fumare uno spinello era una trasgressione ora sono questi mix che cantano alcuni trapper ad essere diventati il vero 'sballo' senza rendersi conto delle conseguenze. Credo che servirebbe più informazione tra i giovani da parte delle forze dell'ordine, delle istituzioni e della scuola. Mi spiego meglio: anziché i controlli nelle scuole con i cani ci vorrebbero incontri con i ragazzi in cui viene spiegato loro cosa sono realmente i mix di sostanze droganti che in alcuni casi sono letali”.