
Strade in Umbria, riapre il viadotto ma la regione resta bloccata dai cantieri

Riapre venerdì 17 luglio il viadotto Montoro, a Narni, con tre giorni di anticipo sul cronoprogramma. Ma la viabilità su strada nei principali snodi dell’Umbria è costellata di cantieri e divieti. Con inevitabili rallentamenti e code negli orari di punta e non solo. In particolare c’è la chiusura nel tratto Foligno-Colfiorito della statale 77, la nuova Val di Chienti: carreggiata chiusa in direzione Macerata dal lunedì al venerdì fino al 7 agosto. Poi c’è la chiusura della rampa nell’innesto della Perugia-Bettolle (direzione sud) che dovrebbe durare per tutta questa settimana, secondo le indicazioni Anas: è solo l’ultimo cantiere che blocca il raccordo dalla fine del lockdown. Ma andiamo con ordine. E partiamo dalla strada del mare. La carreggiata in direzione Marche della Foligno-Civitanova, strada inaugurata nel 2016, è chiusa “tra le 6 del lunedì e le 18 del venerdì nel tratto compreso tra Foligno (innesto SS3 Flaminia) e Colfiorito”, ha fatto sapere Anas. Il traffico in direzione Macerata è deviato sulla ex 77. La chiusura è necessaria “per consentire alla società Valdichienti, costruttore dell’infrastruttura, l’esecuzione di alcuni interventi di ripristino localizzato. Il completamento è previsto entro il 7 agosto”, informa l’ente strade. Per interventi analoghi già in corso sul tratto marchigiano tra Colfiorito e Muccia, fino al 20 luglio il rientro sulla Val di Chienti è possibile in corrispondenza dello svincolo di Muccia. Arriviamo a Perugia. Da lunedì scorso e per tutta la settimana in corso è chiusa la rampa di immissione sulla E45 in direzione Roma per il traffico proveniente da Bettolle. Da venerdì 10 fino al 13 luglio è rimasto chiuso del tratto tra Piscille e Ponte San Giovanni. E’ stato riaperto lunedì pomeriggio. Si tratta di interventi di risanamento dell’asfalto che consistono “nella rimozione totale della vecchia pavimentazione, nel miglioramento degli strati di fondazione fino a 60 cm di profondità e nella realizzazione di un nuovo piano viabile con asfalto drenante, per un investimento complessivo di 12 milioni di euro”. I cantieri sono aperti h24 e sono stati anticipati durante l’emergenza Covid. Dal 6 luglio sono partiti anche i lavori tra lo svincolo Branca-Ospedale e l’innesto sulla statale 318 di Valfabbrica (svincolo Gubbio-Fano della direttrice Perugia-Ancona), comprese le rampe di svincolo. Il completamento di questa fase è previsto entro il 15 agosto. Per consentire l’esecuzione dei lavori la strada è stata chiusa in entrambe le direzioni. Cantieri e deviazioni sono presenti lungo tutta l’asta della E-45. In questa selva di cantieri l’unica buona notizia è la riapertura del viadotto. “Ho avuto conferma da Anas della riapertura del viadotto di Montoro nella giornata di venerdì 17 luglio (domani ndr) alla circolazione, su corsia unica in entrambe le direzioni, di automobili e mezzi pesanti”. A dare la notizia è stato il sindaco di Narni Francesco De Rebotti. Sono stati innumerevoli i disagi legati alla chiusura del viadotto, avvenuta lo scorso 3 giugno, giornata in cui è stata aperta la circolazione tra regioni dopo il lockdown legato all’emergenza covid-19. Un macigno che ha minato la ripresa del territorio e di tutta l’Umbria. “Ringrazio i cittadini” ha spiegato De Rebotti “che hanno pazientemente accompagnato la vicenda con grande senso di responsabilità. Così come plaudo alla velocità con cui Anas è riuscita ad intervenire per risolvere il complesso problema. Ho, insieme al consiglio comunale di Narni, cercato di operare per alleviare al massimo un impatto importante sulle nostre strade. Ed il lavoro continua con gli interventi presi in carico da Anas sulla sicurezza della nostra viabilità. Il ringraziamento – ha continuato De Rebotti - più sentito al questore di Terni ed a tutte le forze di polizia, compresi i nostri vigili urbani”. Nei fine settimana, il traffico in alcune ore della giornate rimaneva bloccato dall’uscita di Orte fino a Stifone, creando lunghe e disagevoli code. La prima fase di spinta è stata conclusa, ha fatto sapere Anas “ mediante martinetti idraulici, finalizzata a ripristinare la verticalità della pila interessata, alta 34 metri”.