
Perugia, gita alla Città della Domenica per i bimbi del Chianelli

Mattinata davvero speciale per i piccoli ospiti in cura presso il reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Perugia, e ospitati al Residence “Daniele Chianelli”. Per loro il Comitato per la Vita “Daniele Chianelli” ha organizzato infatti una gita al parco naturalistico di Città della Domenica. Zainetti, cappellini e cartina per visitare un luogo divertente e ricco di sorprese, e tante aspettative per chi è, per forza di cose data la situazione clinica pesante in cui si trovano a vivere a distanza dal mondo.
Tra giochi, lunghe passeggiate e splendidi animali, i bambini si sono immersi nella magia del parco e hanno passato una mattinata veramente diversa dal loro solito quotidiano ospedaliero fatto, fin troppo spesso per la loro giovanissima età di terapie, visite e controlli e fin troppo poco di aria aperta, spensieratezza e giochi.
“Queste gite – ha spiegato Franco Chianelli, presidente del Comitato che ha dedicato la vita in favore dei piccoli malati oncologici cercando in ogni modo insieme alla moglie di regalare momenti felici ai bambini che devono affrontare terribili malattie – non sono soltanto una occasione per spezzare la routine e divertirsi un po’, ma rappresentano anche un ritorno alla normalità, perché questi bambini sappiano che il periodo, tanto duro e doloroso della malattia che stanno attraversando finirà e un giorno, speriamo prestissimo, potranno tornare alla normalità. Per questo ogni anno organizziamo gite e momenti di divertimento. Quest’anno non sarà possibile muoversi. Abbiamo il dovere di essere molto prudenti a causa del Covid 19, ma cerchiamo comunque, nella massima sicurezza di non negare a questi bimbi occasioni di divertimento. In fondo non è necessario andare troppo lontano, tutta l’Umbria ha tesori inestimabili, come questo bel parco. Voglio ringraziare la direzione del parco e tutto lo staff per essersi messo a nostra disposizione ed essere riuscito a farci trascorrere una mattinata sicura e bellissima”.
“Momenti come questo – ha chiarito Letizia Cardinali, psicologa del Comitato – hanno una valenza terapeutica sia per bambini e ragazzi, ma anche per le famiglie. Perchè permettono di riprendere contatto con ciò che si ama e si torna carichi ad affrontare la quotidianità di cure e terapie e ricominciare a progettare il futuro”.