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Mini tav Orte-Falconara: Umbria e Marche scrivono al ministro De Micheli per il raddoppio ferroviario

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La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei ha firmato insieme al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, una lettera inviata al ministro De Micheli e all’amministratore delegato di Rfi per giungere quanto prima alla sottoscrizione di un protocollo di intesa utile a sollecitare la realizzazione del raddoppio della trasversale ferroviaria Orte-Falconara. E' la mini tav che attraverserà l'Umbria se il progetto sarà concretizzato. "Oltre ad Umbria e Marche, promotrici dell’iniziativa, si unirà probabilmente anche la Regione Lazio", fa sapere l'assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche "per inserire il raddoppio della Orte-Falconara fra le opere prioritarie del Paese, considerata l’importanza non minore rispetto alla Roma-Pescara e alla Napoli-Bari".  Si tratta di una "mini" alta velocità perché il binario raddoppiato potrà supportare treni che andranno ad una velocità massima che oscilla, a seconda delle tratte, dai 165 ai 180 km l’ora comunque con prestazioni notevolmente migliori rispetto alle attuali, fa sapere la Regione Umbria. Al momento è in via di completamento ma con ritardi importanti (fine lavori slittata nel 2022) l’appalto della tratta Campello-Spoleto ma  il Senato ha approvato l’aggiornamento del Contratto di programma Mit-Rfi 2017-2021 che prevede per il 2020 il finanziamento per 558 milioni della tratta Terni-Spoleto che comprende una galleria di 19 km su un percorso totale di poco più di 20 km, opera definita fondamentale ai fini dell’intero percorso ma che prevede importanti prescrizioni a livello ambientale e paesaggistico. "Il protocollo in via di predisposizione e le interlocuzioni con il ministro De Micheli hanno l’intento di chiarire, una volta per tutte, cosa si andrà a fare e quando”. spiega Melasecche. "Oltre a tratti minori nelle Marche", conclude l'assessore, "rimane poi quello centrale Foligno-Fabriano che ha un costo importante di oltre due miliardi per superare tutto l’Appennino, in gran parte in gallerie e viadotti, con possibili varianti strategiche da valutare attentamente". Nel corso della recente call fra Umbria, Marche ed Rfi è stato chiesto dai tecnici, una volta realizzate le opere intermedie endoregionali ed in attesa del raddoppio del tratto centrale, la possibilità di ridurre comunque i tempi di percorrenza, introducendo nuove tecnologie per la sicurezza. 
Unire con un doppio binario i “due mari” – ha concluso l’assessore - rappresenta oggi non più un sogno ma una concreta ipotesi di lavoro su cui questa giunta è in prima linea affinché il Governo non solo finanzi l’opera ma la inserisca fra quelle da commissariare per garantirne una esecuzione certa e sollecita”.