
Omicidio Polizzi, il pg di Cassazione: "Ergastolo per Riccardo e 16 anni per Valerio Menenti"

"Confermare la sentenza di condanna per Riccardo e Valerio Menenti", è stata la richiesta del sostituto procuratore della Corte di Cassazione, alla quale si sono associati gli avvocati di parte civile. I giudici della quinta sezione penale della Corte di Cassazione, presieduta da Maria Vessichelli, sono riuniti in camera di consiglio per esprimersi sul caso dell’omicidio di Alessandro Polizzi dopo la sentenza della Corte d’Appello di Firenze che ha confermato l’ergastolo per Riccardo Menenti, autore materiale del delitto del giovane perugino. Alessandro Polizzi venne ucciso la notte tra il 25 e il 26 marzo del 2013 nella casa in cui viveva a Perugia con Julia Tosti. Il sostituto pg Delia Cardia ha chiesto ai giudici della V Sezione penale della Suprema Corte l’inammissibilità dei ricorsi presentati dai legali di Riccardo e Valerio Menenti, condannati all’Appello bis, celebrato a Firenze, il primo all’ergastolo e il secondo a 16 e mezzo per l’omicidio di Alessandro Polizzi, che avvenne la notte tra il 25 e il 26 marzo del 2013. In primo grado fu condannato all’ergastolo Riccardo Menenti, mentre al figlio Valerio, accusato di concorso in omicidio venne inflitta una pena di 27 anni. In secondo grado, i giudici hanno confermato l’ergastolo per Riccardo e ridotto la pena a 18 anni per Valerio, assolvendolo dall’accusa di tentato omicidio per Julia. Sentenza, questa, che è stata impugnata dai legali degli imputati. A gennaio, intanto, Riccardo Menenti è tornato in libertà per scadenza dei termini massimi di custodia cautelare, ha l’obbligo di dimora a Todi e di firma alla polizia giudiziaria; anche il figlio Valerio è tornato in libertà per decorrenza dei termini.