
Sanitopoli, per la procura è favorita mentre secondo il Tar è danneggiata: ora sale in graduatoria

Per la procura della Repubblica è stata avvantaggiata nel concorso da dirigente medico, col passaggio delle prove in anticipo. Per il Tar invece è stata penalizzata, con punteggio decurtato illegittimamente alla voce esperienze acquisite. Così la geriatra Ilaria Montecucco scala la graduatoria dei dirigenti di categoria passando dal sesto al quarto posto. Sì perché mentre per sanitopoli il processo è appena iniziato, il tribunale amministrativo ha emesso una sentenza. Ormai un anno fa. L’ex commissario dell’ospedale di Perugia, Antonio Onnis, con atto firmato il 30 giugno 2020 ha applicato il dispositivo. Lo ha fatto il giorno della sua sostituzione: ora sta per ricevere l’incarico di coordinatore dell’emergenza Covid in Umbria.
Montecucco aveva vinto contro l’azienda ospedaliera “con parziale accoglimento del ricorso”. E' la stessa dottoressa che, secondo i pm e il Gip del tribunale penale, è stata favorita dal “sistema” nella selezione per due posti di dirigente medico alla geriatria dell'ospedale di Perugia, con tanto di prove passate in anticipo. Per il Tar, di contro, nella citata selezione la stessa Montecucco è stata penalizzata per una valutazione non adeguata e quindi illegittima dei titoli acquisiti in carriera. Per questo il Tribunale amministrativo dell'Umbria ha parzialmente accolto il ricorso del medico che, tra le altre cose, ha contestato il punteggio attribuito all'esito della valutazione, sotto il profilo dell'errata valutazione dei “titoli di carriera”, con riguardo, in particolare, ai periodi di lavoro da lei svolti presso aziende sanitarie pubbliche come dirigente medico di “Medicina Interna”. Per i giudici del Tar Raffaele Potenza, Paolo Amovilli e Daniela Carrarelli, quei ruoli svolti sono “equipollenti” ai fini della carriera e quindi dei punteggi da ottenere in quel concorso, alle specializzazioni, in particolare alla geriatrica. Cosa che invece la commissione le aveva negato. Per questo le toghe amministrative hanno annullato la parte della graduatoria per l'indebita riduzione dei punti in capo a Montecucco. Da martedì li ha recuperati, con atto ufficiale, scavalcando altre due dottoresse in graduatoria. In base alle indagini della Procura di Perugia - con atto firmato dall'ex capo Luigi De Ficchy e dai sostituti Mario Formisano e Paolo Abbritti - il sodalizio politico e dirigenziale di allora ha determinato “il posizionamento utile in graduatoria” di Montecucco (non indagata) “fornendo in anticipo le tracce dei temi della prova scritta e procedendo in assenza di una reale valutazione di merito delle prove scritte ed orali sostenute dalla stessa”. Per questa specifica prova selettiva sono indagati l'ex assessore regionale Luca Barberini, il primario Maurizio Dottorini (presidente di commissione), la primaria di geriatria Patrizia Mecocci, l’ex dg Emilio Duca e l'ex vertice amministrativo Maurizio Valorosi. Montecucco avrebbe così potuto beneficiare del cosiddetto "scorrimento" della graduatoria con “la concreta aspettativa di essere convocata dall'azienda ospedaliera di Perugia entro tre anni, in tal modo determinando per la predetta candidata un vantaggio patrimoniale ingiusto”.
Indagato il marito, Alessandro Sdoga, allora segretario del circolo Pd di San Martino in Colle, che si sarebbe attivato con l’ex direttore amministrativo Maurizio Valorosi per fare avere i temi in anticipo alla moglie. Per il Tar, che giudica il piano amministrativo, alla dottoressa sono stati tolti punti illegittimamente. Avvantaggiata e danneggiata. Nella stessa selezione.