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Movida violenta a Perugia, botte davanti al Duomo e un allontanamento per ubriachezza. Maxi multa a un bar

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Botte a suon di stampellate davanti al Duomo. E ancora: un allontanamento propedeutico al Daspo urbano per un ubriaco molesto. Non per ultima la maxi multa da mille euro per la musica fuori norma a un bar del centro storico, dove si concentrano gli avventori. Tutto nella notte tra venerdì e sabato. La movida di Perugia torna fuori controllo. Nonostante i pattugliamenti delle forze dell’ordine e le regole imposte dal Comune che ha vietato il consumo di alcol. Non mancano gli assembramenti, segnalati in particolare in piazza IV Novembre, piazza Danti e Piazza Cavallotti. Servono più controlli. La lite con tanto di stampellata è avvenuta alle una sulle scalette della Cattedrale. E’ intervenuta l’Arma dei carabinieri. Un giovane è stato portato in caserma e identificato. Si sarebbe scagliato contro un altro soggetto, straniero. Sul sagrato del duomo sono tornati anche gli spacciatori. L’ubriaco molesto è stato invece segnalato a poche centinaia di metri. E’ stato fermato dalla polizia: è scattato un ordine di allontanamento che, in caso di recidiva, si trasformerà in Daspo urbano. Poi la multa elevata dalla polizia locale al bar che, su segnalazione dei residenti, ha prodotto musica a tutto volume senza rispettare norme e autorizzazioni, stando a quanto riferito. Tutto questo nonostante il Comune e la prefettura abbiano disposto controlli serrati. Nel pomeriggio e nella serata di venerdì 19 giugno, agenti della Polizia Locale e della Questura, nell’ambito di “un’azione congiunta finalizzata al rispetto delle norme anti assembramento e del divieto di somministrazione di alcol ai minori”, hanno effettuato una serie di controlli in alcuni pubblici esercizi e negozi di vicinato del centro storico della città. Giusto il giorno prima era stato chiuso il locale luogo del presunto stupro del 10 giugno in cui è stata rilevata la pratica della vendita di alcolici - i cosiddetti shottini - anche ai minori. “Il controllo era programmato già da qualche giorno” ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Luca Merli, ringraziando gli agenti per l’impegno “anche ai fini di prevenzione. Si è trattato di un’azione importante, realizzata in sinergia con la Questura di Perugia, in un clima di massima collaborazione. Come amministrazione siamo impegnati e continueremo a esserlo per garantire la sicurezza, a cui, in questo particolare momento, è ancora più necessario porre attenzione per il bene di tutti e, soprattutto, dei nostri giovani. Non possiamo che ribadire l’invito agli esercenti -ha concluso Merli- a rispettare le regole, confermando che l’attività di controllo continuerà in maniera serrata anche in futuro”. Presidenti anche volontari della Prociv. Il sindaco Andrea Romizi ha emanato ordinanze ad hoc ma senza raggiungere per ora l’obiettivo. In particolare con l’ordinanza 690 del 10 giugno 2020, in vigore fino 31 ottobre, si ordina ai titolari di esercizi di vicinato, ai titolari di distributori automatici nonché agli esercenti su aree pubbliche, operanti nella zona del Centro Storico e di Fontivegge, il divieto di vendere per asporto bevande in contenitori di vetro ed in contenitori metallici, a decorrere dalle ore 20.00 e fino alle ore 06.00 del giorno successivo. Il divieto diventa ancora piu stringente per i fruitori che nel centro storico e a Fontivegge non potranno detenere contenitori di bevande in vetro e lattine, negli stessi orari e per lo stesso periodo. Con la seconda ordinanza (la 689) si conferma il divieto di assembramento e si obbligano i cittadini, di centro storico e Fontivegge, a indossare la mascherina dal venerdì alla domenica dalle 17 alle 6 fino all’ 11 luglio. Le multe vanno da 400 a mille euro.