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Perugia, stupro in centro: l'arrestato cacciato da casa dalla mamma

Francesca Marruco
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Fernando Joel Polzoni, il 19enne in carcere con l’accusa di aver violentato due ragazzine minorenni, “risulta essere stato allontanato di casa proprio dalla madre, a causa della sua condotta violenta e anche perché avrebbe cercato di abusare fisicamente di quest’ultima e della sorellina”. Il particolare è contenuto nella richiesta di custodia cautrelare in carcere firmata dal procuratore della Repubblica di Perugia, Giuseppe Petrazzini. Il magistrato ha messo nero su bianco la richiesta di arresto 30 ore dopo lo stupro avvenuto la sera del 10 giugno scorso in Vicolo delle Streghe in centro storico ai danni di una studentessa perugina di 15 anni. Venerdì 13 la richiesta è stata protocollata alla cancelleria del gip, Angela Avila, e lunedì 15, in tarda serata, i carabinieri di Perugia sono andati a prenderlo. Non a casa della mamma, nella zona di Bastia, ma a Perugia nell’appartamento di una ragazza, sua conoscente da cui è stato ospitato negli ultimi due mesi. Tanto che agli atti dell’inchiesta, Polzoni viene definito “senza fissa dimora”. Fatto questo che, per il procuratore, configura il pericolo di fuga. Senza contare che il ragazzo era “irreperibile”. Ma più di ogni altra motivazione per giustificare la misura cautelare in carcere, Petrazzini parla della “gravità dei reati”, due stupri ai danni di altrettante minorenni in cinque mesi, avvenuti con le stesse modalità, nonché “l’impermeabilità dell’indagato a qualsivoglia stimolo diretto a sollecitare un suo diverso atteggiamento - considerata, ad esempio, la circostanza che l’indagato era già venuto direttamente a conoscenza, in un frangente temporale anteriore al giugno 2020, che nei suoi confronti era stata proposta querela per quanto accaduto a gennaio”.