Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il mondo dei festival e della musica in lutto per Piazzoli: "Diteci che non è vero"

Federico Sciurpa
  • a
  • a
  • a

"Ci sentiamo martedì che non mi sento molto bene, ma Sergio diceva quasi sempre così. Io martedì l'ho chiamato ma non mi ha risposto. Purtroppo stavolta…ma ditemi che non è vero". Gabriele Violini è l'ex assessore alla cultura del Comune di Umbertide, l'amico col quale Sergio Piazzoli inventò, più di 30 anni fa, Rockin' Umbria, una delle più antiche e innovative manifestazioni del panorama nazionale. L'inizio di una scalata fatta da ragazzini, anni ruggenti che hanno cimentato una amicizia immortale. Violini non ce la fa a parlare, gli amici di Umbertide tutti, legatissimi a Piazzoli, sono piegati in due dal dolore. Perché questa è veramente la storia di una amicizia, prima che di un affare. Gabriele e Sergio fanno il militare insieme. E' il 1981. "Letto a castello, uno sopra e uno sotto - ricorda commosso Violini - lui rientrava sempre tardi…" Parlano di musica, spesso. E tanto da sognare. Gabriele nel 1983 viene chiamato da un giovane e spavaldo sindaco, Maurizio Rosi, a fare l'assessore alla cultura di una giunta della quale fa anche parte Diego Zurli. Con coraggio, competenza e una buona dose d'incoscienza Violini corre subito da Piazzoli. Non un concerto, s'inventano addirittura un festival. "The kids are all right" dell'83 si trasforma in Rockin'Umbria e per Piazzoli Umbertide diventa una seconda casa per anni, con concerti memorabili e big del rock, ben oltre le possibilità strutturali della piccola città-fortezza dell'altotevere. Nel 2011 con “The History of Rockin'Umbria” sono stati arrangiati in chiave classica alcuni dei brani suonati a Umbertide, selezionati da Sergio Piazzoli. Si è trattato dei pezzi più rappresentativi di alcuni degli artisti che sono stati ospiti in 20 edizioni del festival come, tra gli altri, Robert Wyatt, John Cale, David Byrne, Rem, David Sylvian, Elvis Costello, Nick Cave, Penguin Cafè Orchestra. Ci fermiamo qui. Ad interpretarli l'UmbriAEnsemble. Il festival di Piazzoli a Umbertide non era rock in senso stretto, ma un approfondimento degli stili musicali con occhio privilegiato alla musica underground, dei movimenti, un laboratorio di studio della cultura della diversità con mostre e incontri che ha trovato soluzione di continuità nel Festival di un amico di Piazzoli: Mauro Valenti. Il Festival in questione è Arezzo Wave che parte un anno dopo quello di Umbertide e resiste ancora alla crisi, non senza difficoltà di accoglienza. Mauro Valenti, anche qui, è un amico e non un collega di Sergio Piazzoli. "Non ci voglio credere - dice l'organizzatore aretino - ci eravamo sentiti lunedì sera, parlavamo di politica e di musica. Mi diceva di non sentirsi bene e che in settimana ci saremmo riparlati…no non può essere vero." Sergio e Mauro si conoscono da più di 30 anni. "Abbiamo, non riesco a pensare che non c'è in questo mondo - aggiunge Valenti - le stesse affinità musicali, anche le vedute. Venivo a Umbertide a vedere il suo festival, ci siamo sempre sentiti, nell'ultimo anno più frequentemente. Siamo stati a un passo dal fare Arezzo Wave a Perugia, insieme. Una grande persona, capace, sensibile, creativa, leale. No, ditemi che non è vero".