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Cita in giudizio l'Usl per una malattia non riconosciuta

L'Usl di Terni

Antonio Mosca
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Una paziente ha citato in giudizio l'Usl Umbria 2 chiedendo un maxi risarcimento di oltre 500.000 euro. La 28enne di origini rumene, affetta da tubercolosi polmonare bacillifera nel 2013, avrebbe finito per contagiare il marito, i due figli di appena 5 e 4 anni di età, un parente, due amici di famiglia e un loro figlio di 6 anni a causa - questa almeno è la tesi sostenuta - di gravi ritardi e inefficienze nella diagnosi della stessa patologia. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 26 settembre di fronte al giudice civile Manuela Olivieri. La giovane donna è assistita dall'avvocato Fabio Lancia.