
Perseguitò la moglie, a giudizio

Le avrebbe reso la vita impossibile, maltrattandola ripetutamente anche di fronte al figlio minore, offendendola, telefonandole ad ogni ora del giorno e della notte, facendola pedinare e, più direttamente, aggredendola a colpi di coltello. Come quella volta che la poveretta era stata costretta a rifugiarsi nell'auto per sfuggire alla violenza del marito che era arrivato al punto di trapassare la carrozzeria del mezzo con le violente coltellate inferte. Tanti episodi avvenuti per la maggior parte nel 2010 e che sono finiti all'attenzione del tribunale di Terni, di fronte al giudice Rossana Taverna e al pm Cinzia Casciani. Imputato per maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori è un ternano di 48 anni e la moglie, coetanea, è parte offesa. Telefonate a parte, in casa le cose non è che andassero molto meglio: oltre a tagliare i fili del telefono, l'uomo avrebbe lasciato - come avvertimento - un coltello accanto al letto coniugale ma avrebbe anche distrutto le foto del figlio, danneggiato mobili ed elettrodomestici. L'ultima udienza del procedimento si è tenuta ieri mattina